Gli ingredienti per una ricetta perfetta? Una città di origini medievali, un’associazione cristiana che tutela i lavoratori, un ingegnere meccanico, un fumettista, dei piccoli studenti scrittori, nobili obiettivi e bambini e adulti di differente cultura e religione (attenzione, questi ultimi sono elementi fondamentali quindi non vanno aggiunti “quanto basta”, ma “più ce n’è, meglio è”). Ah, il nome della ricetta: Dado Solidale, un’installazione ludico-artistico-sociale.
L’Acli di Viterbo, l’associazione suddetta, nel dicembre del 2014 legge molto attentamente un avviso pubblico del comune di Viterbo, la città medievale, in cui era richiesta la realizzazione di progetti che avessero come tema principale, e anche come obiettivo, la coesione sociale. Tutto ciò ha inizio proprio alla fine del 2014 quando Viterbo aderisce all’associazione “Città per la fraternità”, nata dall’ispirazione della figura spirituale Chiara Lubich (la fondatrice del “Movimento dei Focolari” anche conosciuto come “Opere di Maria”), con lo scopo di riuscire a creare una rete di dialogo e confronto tra i vari comuni italiani sui temi della fraternità universale, della pace e dei diritti umani.
L’Acli non ci ha pensato a lungo, dato anche che la spinta all’integrazione è una delle sue più sentite vocazioni, e ha deciso quindi di mettersi all’opera per ideare un progetto degno di essere presentato al comune: il Dado Solidale, appunto. Naturalmente l’iniziativa dell’associazione viterbese è stata ben accolta. L’Acli volendo tenere il tema della coesione come punto fermo anche nella fase di realizzazione del progetto, ha deciso di coinvolgere i giovani studenti dell’Istituto Comprensivo Luigi Fantappié con un concorso interno. Ai 120 ragazzi partecipanti è stato chiesto di scrivere delle frasi sulla pace, sulla solidarietà, sull’amore reciproco, sull’uguaglianza e altri argomenti simili. Una commissione ha scelto le sei frasi migliori per fissarle sulle facce del dado insieme alle vignette, che fanno da sfondo ad esse, di Walter Kostner, artista che da sempre disegna per i ragazzi di diverse culture e religioni.
Il Dado Solidale, realizzato in acciaio, policarbonato e posizionato su un asse inclinato, è opera dell’ingegnere e fotografo Gabriele Kucich e verrà inaugurato il 4 giugno nel giardino di Porta della Verità, nel quale potrà essere ammirato per molto tempo. Per di più il dado è interattivo, non è infatti una di quelle opere d’arte in cui è scritto “don’t touch”, perché chiunque ha la possibilità di ruotarlo e quindi di vedere le vignette e leggere le frasi impresse su tutte le sue facce. Durante quella giornata saranno poi distribuiti più di cento dadi di cartoncino affinché tutti possano essere coinvolti nel gioco che, giornalmente, stimolerà a vivere le frasi scritte dai ragazzi che richiamano valori e principi di una corretta vita sociale.