Ora, detto sinceramente: la fonte non è che sia proprio il top. Nel senso, MarieClaire è una rivista, anche simpatica volendo, ma abbastanza lontana dal prestigio del Times, ecco. E che nessuno si offenda. Né la signora Marie, né la signora Claire, e nemmeno coloro i quali acquistano con convinzione sia Marie che Claire.
La notizia però, va rimarcato, è fica. Carina. Alternativa. E un poco ci riguarda, a noi povera gente della Tuscia.
Dunque, sull’ultimo numero del suddetto cartaceo settimanale, subito dopo pagina 100 (sì, ha più di cento pagine) è presente un elaborato che presenta “Le cinque donne sindaco eccellenti che hanno avuto il coraggio di dire no”. A breve indiremo un referendum per abrogare il termine “eccellenza”, soprattutto da quando si può comperare su internet e mettere sotto-cornice. Nel frattempo comunque andiamo avanti. Tra di loro, tra Giusi Nicolini from Lampedusa, Maria Ferrucci di Corsico, Isabella Conti (San Lazzaro di Savena) e Paola Natalicchio da Molfetta, ci sta anche Sandra Pandolfi. La sindaca di Calcata, signori. L’ultimo paese della provincia prima di giungere a Roma. Il più distante dall’opposto Proceno. Uno dei più minuti (manco mille anime) e romantici. Quello dove, nel tempo, artisti, fricchettoni, comuni mortali, e passanti, si sono miscelati tra rocce, cultura e panorami mozzafiato.
La Pandolfi nostra esce così allo scoperto, dopo poco più di un anno di mandato, e finisce sotto i riflettori nazionali per le buone pratiche esercitate. È merito suo infatti se Calcata “sta diventando un paese modello”. P.S. La lista che l’ha eletta è civica, ma molto vicina al centrosinistra (giacché si sta affrontando una questione alla MarieClaire è bene infilarci del gossip, o presunto tale).
Tutto bello e tutto fantastico e tutto incredibile. Ma cosa avrà fatto mai la prima cittadina per ottenere codesta onorificenza? A spiegarlo è il puntualissimo comunicato stampa politico con complimenti annessi. Ne sono arrivati diversi, a dire il vero. Ma quello di Riccardo Valentini (bomber del Pd, alla Pisana) è l’unico che argomenta oltre a strizzare l’occhio. Perciò merita di essere riportato. “Sandra – dice Valentini – ha saputo interpretare appieno il suo ruolo, apportando un contributo importantissimo al territorio con un lavoro preziosissimo sulle energie alternative a costo e impatto zero per l’ambiente, facendo di Calcata un paese modello. Un modello che la stessa ha saputo interpretare al meglio e fondare sulla partecipazione dei cittadini”.
E brava Pandolfi.