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Il museo è diffuso, e me lo gusto col QrCode

A Ronciglione i principali siti di interesse storico-artistico si posso sfogliare sul cellulare

I posti giusti, secondo la Proloco

I posti giusti, secondo la Proloco

Un uomo intelligente, senza mettersi gli occhiali, non troppo tempo fa disse: “Invece di portare I bronzi all’Expo, sarebbe bello che la stessa cifra spesa per la pagliacciata milanese fosse investita per fare in modo che i turisti possano agevolmente arrivare a vederli dove è giusto che stiano, i Bronzi”. Chiaramente nessuno se lo filò.
A Ronciglione però, e già da alcuni anni, la Pro loco si è mossa proprio in tale direzione. Ovvio, su scala ridotta. Il nuovo modo ideato ad hoc, al fine di far visitare i principali edifici e monumenti della città, viaggia su QrCode (ormai tutti sanno di cosa si sta parlando). Il tagliandino che viaggia in rete è stato piazzato accanto ai cosiddetti luoghi-di-interesse. In modo tale da creare un viaggio, un Museo diffuso.
“Come per le strutture tradizionali – spiegano gli ideatori – pure per il Museo diffuso rimane fondamentale la conservazione, la documentazione e la catalogazione dei beni, ma d’altra parte scompare il luogo deputato con la sua sacralità. Il nuovo spazio da valorizzare diventa il territorio stesso in cui si possono rintracciare i segni della nostra storia ancora vitali e rivolti a tracciare quella continuità di cui tutti siamo parte”.
Un po’ di molesto, forse. Magari cervellotico. Ma estremamente semplice e risolutivo nell’applicazione. “Con l’uso di uno smartphone – ancora loro – è possibile entrare nel luogo stesso e avere a disposizioni informazioni varie. A suo tempo fu un passo molto innovativo, oggi invece la tecnologia è di grande diffusione e di facile utilizzo”.

Smartphone e QrCode, accoppiata vincente

Smartphone e QrCode, accoppiata vincente

Un esempio? Eccolo. Oggi, in occasione della Giornata internazionale dei musei, la Pro loco invita tutti a visitare i luoghi contrassegnati dai QRCode, che consentono una visita gratuita altrettanto stimolante e viva. E uno dice: “Ok, ma quanti saranno mai”. Diversi, risponderebbe quello. L’antico Municipio, l’Arco farnesiano, l’Arco romano, il Gricio dei Barberi, la chiesa del Popolo, la chiesa della Provvidenza, la chiesa del Rosario, la chiesa di sant’Andrea, la chiesa di sant’Eusebio, la chiesa di santa Maria della pace, la chiesa di san Sebastiano, il duomo, la fontana degli Unicorni, casa-museo “Mariangela Virgili”, Montecavallo, il municipio, piazza della Nave, il ponte della Ferrovia, i Torrioni, via Roma.
Buon giro… interattivo.

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