Stasera si esce. Caffè al bar 80 centesimi. Amaro 3 euro. E museo: gratis, o al massimo un eurino.
Già, perché oggi è la Notte europea dei musei (targata Mibact). Nel vecchio continente si celebra la cultura dopo le 20. E anche qua, nella desolate lande viterbesi, si è deciso di aderire alle promesse del sopracitato mega-contenitore. Pure la Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria meridionale ha detto sì, come l’uomo del monte.
E giacché della Soprintendenza col nome lunghissimo fanno parte anche altri comuni, fuori provincia, partiamo con le manifestazioni che meno ci riguardano. Nel senso, togliamoci le rotture e poi dedichiamoci al sano e robusto campanilismo.
A Capena, e all’Antiquarium Lucus Feroniae, è prevista la visita guidata “Feronia sotto le stelle”. Non si paga nulla. E ulteriori informazioni si possono beccare sul preposto sito internet (il discorso vale di qui in avanti). Anche il Museo archeologico nazionale di Cassino, il “G. Carettoni”, ha messo in piedi delle visite guidate. Un euro a cranio, e passa la paura.
Cerveteri. Apertura straordinaria dei Grandi tumuli della necropoli etrusca della Banditaccia (1 euro). Titolo: “La notte dei principi etruschi”. I principi i figli dei re, e non quelli buoni, i buoni princìpi. A Formia, si va avanti, hanno messo in piedi una cosetta alternativa: al locale Museo archeologico nazionale ecco “Il mito tra noi. Gli amori di Giove e altri racconti”. Percorso guidato con letture e proiezioni di immagini. Un euro speso da dio. Anzi, da divinità.
A Licenza (che non è un permesso premio, ma un paese in provincia di Roma), apertura straordinaria e gratuita della Villa di Orazio. A Minturno invece rievocazione storica “O tempora! o mores! Minturnae tra cronaca e storia – la prima catilinaria”. Bravo chi ci ha capito qualcosa. In ogni caso il tutto, qualsiasi cosa sia, è previsto al comprensorio archeologico di Minturnae.
Santa Marinella. “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”, come cantava Capossela un album fa. Visita guidata all’Antiquarium di Pyrgi. Non si paga.
Chiude i forestieri il Santuario di Ercole vincitore, Tivoli: “La strada del sale”, conferenza e visite guidate.
Veniamo alla Tuscia. Alla necropoli etrusca di Tarquinia “Rituali in onore del defunto. La pittura funeraria a Tarquinia”. Un euro e passa la paura. Sempre sul Tirreno, ma in paese, al Museo archeologico nazionale “L’oriente nel mondo etrusco: gli oggetti testimoni di incontro di popoli”. Altro euro ben investito.
Un poco più nell’entroterra, a Tuscania e anche qua al Museo archeologico nazionale “Archeologia a Tuscania tra Ottocento e Novecento. Memorie dal Museo archeologico nazionale di Firenze”. Conferenza, logicamente gratuita.
Dal mare al lago, a Capodimeonte evento speciale al Museo della navigazione delle acque interne (che pochi conoscono ed è anche fico). Il programma prevede la proiezione del documentario di Maurizio Pellegrini ed Ebe Giovannini: “L’ultimo Mastro d’Ascia – Viaggio nelle memorie”, un prezioso filmato incentrato sulla testimonianza di Luigi Papini, maestro d’ascia di Bolsena, l’ultimo artigiano ad aver costruito le tipiche barche in legno del Lago di Bolsena. L’ingresso è libero.
Qualcosa si fa anche nel capoluogo (chi l’avrebbe detto). La Biennale
Arte Viterbo partecipa con opere di grandi artisti contemporanei come Alessandra Giovannoni, Paolo Buggiani, Angelo Colagrossi, Mauro Magni, Gianni Piacentini, solo per citarne alcuni, ed i giovani, ma già affermati, Jacopo Mandich, Noa Pane, Alexander Stamenof e Francesco Maria Bianchini.
Ultimo, ma non per importanza, Palazzo Farnese a Caprarola. Apertura straordinaria arricchita dell’iniziativa “I Farnese e Annibale Caro: la mitologia a corte”. Saranno realizzati quadri viventi lungo il percorso di visita, con personaggi in costume intenti in diverse attività.
Verranno inoltre eseguite letture itineranti di brevi brani legati al contesto storico e alla decorazione delle sale.