La forza dell’unità, della condivisione, della coesione. Ecco i semplici, ma fondamentali ingredienti di una ricetta che funziona. Sempre. E la tradizionale cena in piazza del Comune è la conferma di quanto il volontariato viterbese abbia raggiunto una maturità e una potenza d’urto che ha superato gli ambiti locali per proiettarsi su palcoscenici nazionali e non solo, come testimonia il secondo posto nel concorso per l’elezione della capitale europea del settore.
All’ombra dell’imponente Palazzo dei Priori ci sono proprio tutti: amministratori di maggioranza e di opposizione, i ragazzi speciali, gli allievi marescialli dell’Aeronautica militare, gli uomini e le donne delle associazioni che lavorano ogni giorno per aiutare il prossimo. La serata non è propriamente primaverile e c’è anche la minaccia che arrivi qualche scroscio di pioggia (come era avvenuto nel pomeriggio) a rovinare la festa. Tutto fila liscio, per fortuna: Salvatore Regoli, responsabile di Juppiter e nella circostanza anche maestro di cerimonia, guida con piglio sicuro i vari momenti. Sul palco si alternano coloro che hanno permesso la realizzazione dell’appuntamento. I vertici di Coldiretti Viterbo (il presidente Mauro Pacifici e il direttore Alberto Frau) spiegano perché è normale che un’associazione di imprenditori partecipi attivamente offrendo i prodotti che vengono consumati a tavola: ‘’Siamo al fianco – sottolineano – di chi lavora per gli altri e lo facciamo con piacere, così anche noi possiamo contribuire a dare una mano a chi soffre’’. Perché l’incasso della servirà a finanziare tutte le associazioni che operano sul territorio.