Italo Leali, direttore artistico di Tuscia in Jazz, ha letto le dichiarazioni del sindaco Michelini?
“Certo. Si comincia a fare un po’ di chiarezza”,
Se lo aspettava?
“Sinceramente, no. Anche se con Leonardo Michelini i rapporti personali non sono mai stati in discussione”.
Si sta parlando, però, del sindaco di Viterbo…
“Lo so perfettamente. Voglio semplicemente dire che la stima è reciproca e risale ad epoche ben precedenti alla sua elezione a Palazzo dei Priori”.
Una dichiarazione d’amore…
“Non esageriamo. C’è stata una collaborazione fattiva già quando era presidente di Coldiretti. E poi è un grande appassionato di musica jazz”.
Quindi?
“Quindi ha sempre seguito con competenza e passione le cose che abbiamo organizzato e peraltro, nelle mie esternazioni, non ho mai parlato di lui”.
Ce l’aveva con altri.
“Ce l’avevo e ce l’ho con altri . Che non solo non hanno mantenuto gli impegni presi, ma che addirittura vogliono farmi passare per un pazzo visionario”.
Ok, torniamo alla sostanza: il sindaco dice che la chiamerà presto.
“Mi fa molto piacere e aspetto con ansia la sua chiamata”.
Il sindaco dice anche che bisogna ricucire i rapporti.
“Disponibilissimo. Da parte mia non ci sono problemi”.
Il sindaco dice pure che è stato un errore non partecipare al bando di Natale.
“Su questo mi permetto dire che, tramite un’altra società, abbiamo partecipato e che non abbiamo mai avuto risposta. E poi che senso aveva partecipare quando c’era già una situazione pregressa che andava sanata?”.
E ancora che perdere Tuscia in Jazz è stato un danno per Viterbo.
“Non avevo dubbi che Leonardo Michelini la pensasse così”.
Insomma siete d’accordo su tutto.
“Ripeto: col sindaco non ci sono e non ci saranno mai problemi sul piano personale”.
Traduzione, per favore.
“Ho dichiarato, e confermo, che non avrei mai più operato nel capoluogo. Correggo la precedente espressione: si può anche tornare a Viterbo a patto che l’interlocutore sia soltanto il sindaco”.
Ma non è fatto personale: si sta parlando dell’istituzione Comune di Viterbo.
“E chi meglio del sindaco rappresenta la municipalità?”.
Insomma Tuscia in Jazz torna o no?
“Non c’è solo Tuscia in Jazz, ma si possono organizzare tante altre cose, ugualmente valide e interessanti”.
Intanto c’è Castiglione in Teverina…
“Confermo che lì siamo stati accolti benissimo e che la collaborazione continuerà. Ma quiegli appuntaenti non ne escludono altri”.
A proposito, si avvicina l’evento con Robert Glasper.
“Sì, lunedì prossimo. Anzi, colgo l’occasione per invitare ufficialmente il sindaco al concerto. Mi farebbe molto piacere, anzi ne sarei onorato”.
Proprio una dichiarazione d’amore.
“Così potremo parlare e magari anche stare a cena insieme”.
E’ riscoppiata la scintilla?
“Non si era mai spenta, sinceramente”.