Sempre più studenti decidono ogni anno di scegliere le Università Telematiche come formazione alternativa agli Atenei tradizionali, specialmente chi non vive in città universitarie e deve raggiungere sedi lontane ma anche chi ha poco tempo o risorse per gli spostamenti e sarebbe impossibilitato a seguire le lezioni. Studiare online riesce a coprire una vasta linea di problematiche che normalmente verrebbero solo appesantite dallo studio tradizionale.
Le università online come la Niccolò Cusano mettono a disposizione degli studenti una piattaforma digitale all’interno della quale è possibile fruire di tutto il materiale necessario 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, recandosi in sede solo per sostenere gli esami. Oltre a questo, offrono anche la possibilità di iscriversi in qualunque momento dell’anno, il riconoscimento di crediti formativi per chi ha esami già sostenuti o esperienze lavorative, un tutor a disposizione per tutto il percorso formativo anche per questioni amministrative e burocratiche. Queste università rappresentano una vera mano santa per coloro che vivono fuori dalle grandi metropoli che hanno il vantaggio di arrivare nella sede fisica dell’università solo quando serve.
L’ESEMPIO DI VITERBO
La vita del pendolare tra Viterbo e Roma
Per gli studenti di Viterbo, Roma è da sempre una delle mete universitarie più ambite: un’altissima concentrazione di facoltà, imprese, studi ed enti pubblici che attira giovani alla ricerca di nuove opportunità. A Roma studiano circa 190mila ragazzi, di cui il 20% proviene da fuori. Arrivare tutti i giorni a Roma da Viterbo è possibile, ma la vita del pendolare non è facile. Per chi si muove in treno, il servizio ferroviario è quotidianamente protagonista di polemiche a causa di ritardi, guasti e disservizi che mettono a dura prova la pazienza degli utenti soprattutto la mattina. Una vera e propria linea da incubo, cui si aggiungono continui scioperi del personale Trenitalia o, in alternativa, dell’Atac.
Se invece si sceglie di andare in macchina (a parte considerare il costo della benzina, del pedaggio minimo di 4,40 euro, l’impresa di trovare parcheggio) bisogna mettere in conto che il percorso di circa 60 minuti, che potrebbe raddoppiare a causa di imprevisti come lavori in corso o incidenti. Non meno traumatica l’accoppiata bus più metro, che attualmente richiede circa 100 minuti per raggiungere piazzale Flaminio.
Vivere a Roma, il problema casa
Per chi invece decidesse di trasferirsi a Roma lo scoglio maggiore è la ricerca della casa: prezzi troppo alti, affitti in nero, case fatiscenti e sovraffollate. Parliamo di 300/400 euro minimo per una stanza in appartamenti spesso decrepiti senza salotto, con cucine misere e un solo bagno, il doppio o il triplo degli inquilini ed il rischio di essere cacciati da un momento all’altro. Inoltre la situazione non tenderà a migliorare visto che sono stati registrati aumenti dei prezzi degli affitti, e proprio Roma si trova sul podio delle più care.
Studiare, un diritto per tutti
Decidere di studiare a Roma venendo da fuori è una scelta per pochi che forse oggi non è più così necessaria. Scegliere un iter formativo che riduca al minimo gli spostamenti e le spese ad essi connessi può essere davvero possibile. Arrivare alla laurea senza sottrarre tempo a se stessi e senza gravare eccessivamente sulla propria famiglia è probabilmente la formula migliore per non perdersi per strada e abbandonare i propri sogni.