Festa grande, nei giorni scorsi, per la sezione di Viterbo del Cai (club alpino italiano), che ha inaugurato – alla presenza del sindaco Giulio Marini, del vice sindaco Luigi Maria Buzzi e dell’assessore provinciale alla Viabilità e protezione Gianmaria Santucci – l’ampliamento della sede di via San Pietro 70/a.
“Il nuovo locale, concesso dall’amministrazione comunale – ha spiegato il presidente Alessandro Selbmann – è stato ripulito grazie al lavoro di alcuni soci e sarà destinato a sala riunione e proiezioni dei video e/o dei reportage fotografici che realizziamo durante le escursioni che programmiamo nel corso dell’anno”.
Già, le escursioni, l’ultima delle quali (il 7 aprile scorso) ha consentito di far accendere i riflettori sul degrado della necropoli etrusca rupestre di Norchia, selezionata dal Cai nazionale nell’ambito del progetto nazionale “Tam (tutela ambiente montano) 150 Casi da salvare”.
Con un grande pannello, completo di immagini che danno conto di Norchia com’era (non più tardi di trent’anni fa) e di Norchia com’è, il Cai ha raccontato “un mirabile esempio dello stato di degrado in cui versano i beni culturali del nostro Paese”, e ha condotto un folto drappello di partecipanti nelle viscere di una zona – già abitata all’età del Bronzo e dove sorse l’abitato che raggiunse il suo apice tra il IV ed il II secolo a.C. – completamente abbondonata a se stessa.
“Ben lontana – spiega uno dei soci del Cai, Antonio Di Grottole, tra i curatori dell’iniziativa – dalla descrizione dettata dallo scrittore inglese George Dennis, autore dell’opera “The Cities and Cemeteries of Etruria”, pubblicato nel 1848, due volumi di più di 1000 pagine di testo e oltre 100 di sola introduzione, considerata vero e proprio decalogo per chi voleva conoscere il mondo degli Etruschi alla metà dell’Ottocento. ‘Il primo sguardo – sottolineò Dennis – crea una suggestione e uno stato di incredibile meraviglia, molto superiore ad ogni aspettativa: solennità e mistero, più che in qualsiasi luogo etrusco, sono qui presenti’”.
Nelle prossime settimane tanti gli appuntamenti programmati. Il 21 aprile, per esempio, l’escursione “La via Francigena da Bolsena a Montefiascone”; il 27/28 aprile al Monte Orsello (Campo Felice); il 5 maggio il “Trenotrekking: grande attraversata dei Monti Cimini”; dall’8 al 12 maggio, il “Sentiero francescano da Trevi a Greccio”; il 19 maggio, la “direttissima al Monte Velino” etc.
Per info: sede Cai di via San Pietro 70a, apertura martedì e venerdì dalle ore 18 alle ore 20); 0761 333797 o 347 3459355; www.caiviterbo.it.