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Napoli retrocessa all’ultimo posto

Il club non paga i debiti con la Federbasket: Terra di Tuscia in salvo senza play out

Coach Fanciullo suona la carica ai suoi

Coach Fanciullo suona la carica ai suoi

Napoli esclusa dal campionato di serie B di basket (girone C), Anzi, per la precisione, retrocessa all’ultimo posto per non aver pagato alcune pendenze con la Federbasket e, nelle prossime e ultime quattro partite, sconfitta a tavolino per 20-0: il che comporta due punti in più in classifica per la Terra di Tuscia che avrebbe dovuto affrontare i partenopei nell’ultimo turno casalingo della regular season. Di fatto. il club partenopeo retrocede in C, mentre le altre due squadre a lasciare la categoria verranno fuori dai play out che interessano le formazioni che si classificano dal quindicesimo al dodicesimo posto con scontri incrociati (quintultima contro penultima, terzultima contro quartultima) al meglio delle tre partite. In questo momento, le compagini coinvolte sono Fondi, Isernia, Venafro e Maddaloni.  E dunque la Stella Azzurra Viterbo è fuori dalla coda (sempre velenosa e pericolosa) del prolungamento della stagione.

Detto che dal punto di vista sportivo, va tutta la solidarietà possibile a giocatori e staff tecnico (che pagano colpe non loro, anzi sono semplicemente vittime di una situazione che si trascina da mesi e che anzi hanno onorato il basket e la maglia continuando a giocare a a vincere pur senza percepire stipendio: la Mimi’s è seconda in classifica dietro Eurobasket Roma), va anche aggiunto che la situazione in cui si è venuta a trovare Napoli è figlia di diversi salvataggi in extremis avvenuti in passato e non sempre tutti lineari. E va pure detto che non si possono varare budget principeschi (decisamente superiori alla media del torneo cadetto) quando non si hanno basi economiche solide e stabili. La retrocessione all’ultimo posto (con la sconfitta a tavolino nelle ultime gare e la conferma dei risultati acquisiti in precedenza) è figlia di numerose scadenze e proroghe non rispettate: le regole valgono per tutti, anche per i grandi (?) club che fanno il passo più lungo della gamba soltanto in virtù di un nome e di un blasone che poi non hanno riscontri effettivi nelle vicende reali.

Giampaolo Di Lorenzo, coach di Napoli

Giampaolo Di Lorenzo, coach di Napoli

Comprensibili il rammarico e l’amarezza espressi in un post su Facebook da parte del coach partenopeo Giampaolo Di Lorenzo: “Ho imparato, da un po’ di anni, che molte cose accadono senza un apparente motivo e spesso sono causa di sofferenza. Solo dopo capisco il senso e il percorso che ho preso a causa di quell’evento. Ad oggi posso dire di essere stato fortunato nel conoscere un gruppo di ragazzi, cioè la mia squadra, il mio staff tecnico, il mio staff medico (insieme a PierFrancesco, Vittorio e Nunzio), di assoluto valore. Professionisti con il cuore. In più tanti tifosi veri che in ogni momento ci sono stati vicini. La delusione maggiore è aver toccato con mano quanto poco importa la pallacanestro a Napoli soprattutto ai grandi marchi e alla classe imprenditoriale e politica”.

Per la Terra di Tuscia, insomma, si annuncia un finale di stagione decisamente meno complicato: la salvezza, senza ulteriori strascichi, arriva direttamente. Un obiettivo importante raggiunto con pieno merito, soprattutto in virtù di uno splendido girone di andata. E adesso bisogna pensare a chiudere in bellezza il torneo. Che sarebbe la classica ciliegina sulla torta.

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