Questa mattina, nell’aula magna dell’Istituto tecnico “Leonardo Da Vinci”, i ragazzi dell’indirizzo di Informatica e telecomunicazioni terranno, per i loro compagni più giovani, di tutti gli indirizzi, una lezione conferenza finalizzata a conoscere il cyberbullismo. Il fenomeno rappresenta infatti un problema sociale sviluppatosi in questi ultimi anni e dovuto all’uso, spesso inconsapevole, delle nuove tecnologie da parte degli adolescenti.
L’incontro previsto è proprio volto a rendere più consapevoli i ragazzi di quali rischi si nascondano dietro un uso improprio, ad esempio, dei social network, mostrando trucchi e fornendo loro suggerimenti atti alla prevenzione del fenomeno, senza per questo dover rinunciare alle nuove tecnologie. La lezione, tenuta secondo i canoni della peer education, dove ragazzi più grandi insegnano a ragazzi più piccoli, è uno strumento che l’istituto ha introdotto da un paio di anni nel percorso curricolare di insegnamento e che ha dato, sin da subito, risultati significativi nell’apprendimento dei contenuti e nella certificazione delle competenze. Il fenomeno sociale di cui si tratta questa volta, investe in pieno le nuove tecnologie e nessuno, più di un Istituto tecnico quale è il “Leonardo Da Vinci”, ne potrebbe affrontare, con la stessa competenza e capacità di approfondimento, tutti gli aspetti tecnici che lo riguardano.
Se la conferenza riuscirà a fornire le giuste informazioni ai ragazzi per prevenire il cyberbullismo, non è escluso che la stessa si possa ripetere anche in altre sedi. L’idea, infatti, è quella di organizzare un tour in tutte le scuole secondarie di primo grado della Provincia, dove gli studenti dell’istituto “Leonardo Da Vinci” possano tenere delle lezioni sul tema e fornire un argine al fenomeno, agendo sui meccanismi di empatia virtuale che lo strumento elettronico fa innescare nei rapporti sociali tra adolescenti, impedendo che questi rechino danno ai ragazzi.
Proprio qui in loco abbiamo la creme del cyberbullisimo nelle preclare persone di Philip Red from Trieste e di the big but stinky journalist.