Francesco Serra alla fine ha ceduto alle vecchie, care regole del fair play: nessuna importanza all’esposto su certi metodi “sospetti” (liste, telefonate) utilizzati per cooptare votanti alle primarie. “Transeat. Lasciamo perdere, lo abbiamo fatto soltanto per far capire che non siamo mica fessi” ha spiegato il cardiologo. Ma su certe altre cose, invece, l’hombre di San Martino sembra meno accomodante. Molto meno accomodante. “L’ho detto a Michelini e lo ripeterò ancora se ce ne sarà bisogno: non tollererò il riciclaggio nelle liste che sosteranno il nostro candidato di personaggi legati alle vecchie amministrazioni. Che vogliamo far governare chi ha governato negli ultimi vent’anni?”. Si faccia una domanda e si dia una risposta, insomma. E giusto per centrare meglio la mira: “Vanno bene le liste civiche, penso a quella promossa da Livio Treta, con figure al di sopra di ogni sospetto. Ma altre, che potrebbero presentare punti di contatto con il passato, non le tollereremo”. E ogni riferimento a fatti, persone, Zucchi o Fattorini (assessori di Palazzo dei priori fino a poche settimane fa) non è puramente casuale.
Insomma, nelle prossime settimane è plausibile immaginare un centrosinistra che si troverà a camminare sulle proverbiali uova. Con molta delicatezza e altrettanto equilibrio, per tenere insieme le vecchie e nuove anime della coalizione, evitando sconquassi. Lo stesso candidato a sindaco, Leonardo Michelini, ha già rimbalzato certe responsabilità: “Da parte mia c’è l’assicurazione che nessun personaggio legato alle amministrazioni passate verrà incluso nella nostra lista civica. Per quanto riguarda le altre è un problema che riguarda l’alleanza”.
La palla passa dunque ad Andrea Egidi, che da segretario provinciale del Pd è l’azionista di maggioranza del centrosinistra. A lui, eventualmente, toccherà vagliare eventuali apparentamenti con liste compromesse, o compromettenti. “Semmai il problema si presenterà, e non è detto che accadrà, ne discuteremo e prenderemo delle decisioni di conseguenza – dice – come si usa in questi casi. Intanto vanno fatte delle distinzioni tra chi, come noi, ha sempre fatto opposizione all’amministrazione Marini, e penso a molti consiglieri Udc. Su altre figure che invece hanno governato insieme al sindaco uscente, be’, bisognerà valutare se si presenteranno davvero in una lista oppure se hanno votato alle primarie soltanto per farsi vedere, o per far vedere di essere ancora vivi”. Insomma, Egidi predica calma e magari pensa anche che al momento della scelta delle candidature, Nando Gigli valuti bene le facce e soprattutto i trascorsi di chi imbarcare.
E come si pone, il segretario, rispetto ai paletti promessi (o minacciati) da Serra e dalla sua irresistibile brama di rinnovamento? “Ho visto Francesco anche ieri pomeriggio – dice Egidi – e non abbiamo affrontato affatto la questione. E’ una persona seria, un esponente del Pd che per anni ci ha messo la faccia: non credo né mi aspetto atteggiamenti sleali o di boicottaggio. Né da lui né da altre parti: tutti e tre i candidati alle primarie hanno sottoscritto la carta d’intenti e il programma condiviso. E la fase delle primarie si è chiusa, è iniziata una stagione nuova in cui si lotta uniti per un unico obiettivo. E d’altronde, il grande numero di votanti e il successo di Michelini hanno già messo in chiaro una cosa: l’elettorato si è ampliato, abbiamo raggiunto persone che prima non avevano mai votato alle primarie e che si sono trovate unite dal desiderio di archiviare l’era Marini e di voltare pagina. L’allargamento, di fatto, già c’è stato, non resta che proseguire su questa strada fino alle elezioni”.
Il più impresentabile di tutti è tale Filippo Rossi da Trieste, ex portavoce di Scajola ed ex front man del trombatissimo Gianfry Fini. Se lo conosci lo eviti, ergo non lo voti.