L’ospedale S. Anna di Ronciglione
“Giovedi 14 gennaio dopo venticinque giorni, ha ripreso la sua attività il microscopio operatorio all’ospedale S. Anna di Ronciglione”. Esprime tutta la sua soddisfazione il consigliere comunale Fabio Troncarelli che prosegue: “Ciò è stato reso possibile anche grazie al nostro intervento mediatico tempestivo, iniziato subito dal 20 dicembre, e questo al momento ci rende felici. Dispiace se qualcuno ha interpretato male le nostre attenzioni riguardo a ciò che è dei ronciglionesi, ma troppe volte questa città e i suoi cittadini con la frase ‘non vi preoccupate’ hanno visto depauperare Ronciglione, nel silenzio di tanti. Questo ha indebolito oltretutto il suo tessuto economico, le cui conseguenze le stiamo vedendo oggi”.
Troncarelli ricorda poi che l’Acaar ha acquistato insieme ai ronciglionesi e donato in comodato d’uso gratuito a favore dell’Ambulatorio Cardiologico del P.O di Ronciglione un cicloergometro Ergoselect 50 P, un Holter pressorio Mobil-O-Graph NG e un elettrocardiografo da sforzo (prova da sforzo “Wireless” XSCRIBE-DED-ACBXB).
“Questa strumentazione – sottolinea il consigliere comunale – insieme al microscopio operatorio arricchisce e rende funzionali ed efficienti i due ambulatori ed ha contribuito a mantenere aperto l’ospedale”.
Il consigliere Fabio Troncarelli
“Ricordo anche due anni fa – conclude Fabio Troncarelli – la raccolta di 3800 firme e un’assemblea pubblica, alla quale erano presenti anche i sindaci di Sutri e Caprarola, sempre in difesa dello stesso. Ormai saremo sempre attenti a tutto ciò che avviene intorno al nostro ospedale e cercheremo, con i modi civili (ciò che da alcuni è definito ‘allarmismo’, per noi è un atto dovuto per porre attenzione), sempre con il fine di difenderlo. E’ un patrimonio di questa città: gli amministratori sono di passaggio e l’ospedale invece si spera che resti. Adesso faremo del tutto affinché al più presto vengano trasferiti qui tutti gli ambulatori e uffici della ASL VT-4, siti attualmente in locali fatiscenti e oltretutto in affitto, con conseguenti costi illogici in più per i contribuenti”.
