“Spero di lasciare in voi un buon ricordo. Quello di un comandante riconosciuto e non imposto”. L’ultimo saluto del generale Antonio Zambuco è denso di emozione, a stento trattenuta come confessa egli stesso a cerimonia conclusa. Dopo 28 mesi, lascia la guida della Scuola Sottufficiali dell’Esercito: gli subentra il collega Gabriele Toscani De Col che, per strana congiunzione astrale, lo aveva sostituito anche alla guida della Scuola di addestramento della truppa a Capua. Due anni intensi, il cui bilancio è certamente positivo, nonostante i morsi della crisi abbiano colpito pure le strutture militari. Un lavoro di squadra che il comandante uscente rivendica con orgoglio: “Lo abbiamo svolto tutti insieme e sono certo che la Scuola continuerà a svolgere. Per formare sottufficiali idonei a ricoprire i delicati incarichi previsti nell’ambito della Forza Armata e assolvere le delicate missioni in Italia e all’estero, che sempre più impongono una preparazione vasta e approfondita”.
Alla cerimonia partecipano il generale Giorgio Battisti, comandante della formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, e il generale Claudio Berto, comandante della formazione e della Scuola di applicazione. Ci sono il prefetto Rita Piermatti, il sindaco Leonardo Michelini e il rettore Alessandro Ruggieri. Proprio all’Università della Tuscia, Zambuco rivolge parole di gratitudine per la collaborazione portata avanti in questi anni per dotare i futuri marescialli di un bagaglio culturale il più completo possibile. E Viterbo? “Rimarrà sempre nel mio cuore – sottolinea con sincerità e senza enfasi di circostanza -. Una città ricca di storia e dotata di un’ospitalità naturale. Ci lascio un pezzetto del mio cuore”. Il generale Toscani De Col (che vive a Monterosi) annuisce al suo fianco: “Continuerò il lavoro portato avanti dal collega ed amico Zambuco. Con particolare riferimento al rapporto con le istituzioni cittadine e con i viterbesi. Le porte della nostra caserma sono sempre aperte”. A cominciare, magari, dalle società sportive che potrebbero usufruire degli impianti sportivi, la cui disponibilità potrebbe essere utile ad allievire la cronica carenza di strutture.
“Se la Scuola Sottufficiali è oggi un’eccellenza della forza armata, il merito è vostro”, aggiunge il generale Battisti sottolineando altresì che i tagli operati non hanno in alcun modo inficiato il grado di preparazione dei militari. “Dobbiamo stare attenti anche all’euro – spiega – ed è giusto che sia così perché in un momento di difficoltà tutti, anche l’Esercito, devono fare la loro parte. Bisogna risparmiare e anche rinunciare a qualcosa, ma l’addestramento resta elevatissimo. Formiamo qui nella Scuola di Viterbo ottimi professionisti e uomini di valore pronti a qualunque tipo di intervento”.
La cerimonia volge al termine. Il generale Zambuco legge la formula di rito con la quale si sancisce ufficialmente il passaggio di consegne. Un abbraccio con il nuovo comandante chiude la significativa mattinata e conferma che il matrimonio tra Viterbo e l’Esercito è solido e non corre rischia.