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Etruscans alla scoperta dei nostri progenitori

Da lunedì prossimo nove talk show per approfondire la conoscenza degli Etruschi

Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, presenta "Etruscans - Gli Etruschi mai visti"

Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, presenta “Etruscans – Gli Etruschi mai visti”

Questi signori hanno quasi tre millenni di storia, ma sono sempre di straordinaria attualità. Civilizzarono una vasta area, corrispondente a tre regioni attuali (Toscana, Umbria e Lazio, ma anche un po’ di Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e, a sud, Campania) e ne modificarono profondamente il paesaggio (sindaco Michelini docet), ad esempio coltivando la vite in filari, come ancora oggi usa. Sì, sono gli Etruschi: i nostri antichi avi che tentarono di opporsi ai Romani, il cui declino cominciò con la conquista di Veio per concludersi con la definitiva assimilazione intorno al primo secolo avanti Cristo. A questo popolo, lo scorso anno furono dedicate due importanti iniziative: Experience Etruria (in concomitanza con Expo) e la mostra Etruschi in 3D, ancora in corso agli Almadiani. L’attenzione, però, non si attenua e continua ad essere alta, tanto che sono in programma una serie di eventi dedicati appunto ai nostri progenitori.

L'intervento del sindaco Leonardo Michelini

L’intervento del sindaco Leonardo Michelini

L’iniziativa ”Etruscans – Gli Etruschi mai visti” è di Historia, l’associazione guidata da Alessandro Barelli, che si avvale della collaborazione e del sostegno dell’amministrazione comunale di Viterbo, della Fondazione Carivit, del Lions Club, oltre che dell’appoggio di una serie di sponsor privati. “Si tratta – chiarisce Chiarelli – di 9 incontri, durante i quali attraverso la presenza di qualificati relatori saranno affrontati vari aspetti della civiltà etrusca”. Padrone di casa della presentazione Mario Brutti, presidente della Fondazione Carivit, che sottolinea la valenza del programma che si pone un obiettivo ambizioso: “In quattro mesi si cercherà di approfondire la conoscenza di questo popolo”. Direttore scientifico della rassegna Carlo Casi, archeologo e direttore del parco Archeologico di Vulci,  che annuncia anche un’importante novità: ”Presto all’interno della mostra Etruschi in 3D ci sarà un’ospite d’onore: la Sfinge, l’ultima estratta dagli scavi nel parco di Vulci qualche anno fa. Un oggetto simbolo della cultura etrusca”. “Mi piace parlare – interviene Barelli – di un ciclo di talk shows, in cui il pubblico e gli ospiti potranno scambiarsi le loro idee e conoscere notizie e progetti importante riguardanti il mondo degli Etruschi”. Presente anche Andrea Steiner, direttore di Archeo, la rivista di archeologia che da trent’anni costituisce un solido punto di riferimento per esperti e appassionati: un’autentica bibbia del settore.

Da sinistra, Alessandro Barelli, Carlo casi e Andrea Steiner

Da sinistra, Alessandro Barelli, Carlo Casi e Andrea Steiner

“E’ un’iniziativa importante – si inserisce il sindaco Leonardo Michelini – perché è l’ideale prosecuzione di quanto abbiamo fatto lo scorso anno. Experience Etruria ha ricevuto il plauso anche del ministro Franceschini, in quanto il progetto è stato capace di mettere insieme 16 comuni di 3 diverse regioni. E Viterbo ha avuto un ruolo trainante nell’iniziativa”. Da poco più di mesi, inoltre, è aperta la mostra agli Almadiani che ha avuto in 70 giorni oltre 23mila visitatori: “Un dato da sottolineare – esclama il responsabile di Historia – che non può essere inficiato dal fatto che l’ingresso è gratuito”. “Tutto questo – continua Michelini – dimostra che le cose funzionano quando si oltrepassano i confini comunali e provinciali e si fa sistema. Così un prodotto e un territorio diventano realmente competitivi e si possono confrontare con altre realtà interne e internazionali”.

I talk show cominciano lunedì prossimo (17,30, auditorium della Fondazione Carivit a Valle Faul) con un incontro al quale partecipano cinque soprintendenti di altrettante regioni: Alfonsina Russo (Lazio), Luigi Mainati (Emilia Romagna), Elena Calandra (Umbria), Maria Angela Turchetti (Toscana) e Adele Campanelli (Campania). A seguire I segreti di Etruschi in 3D (22 gennaio), i Villanoviani (29 gennaio), Acquarossa (19 febbraio), Le voci degli Etruschi (26 febbraio), Comunicare cultura (11 marzo), I parchi etruschi (18 marzo), I vasi canopi (8 aprile), Il banchetto (15 aprile). Chiude Carlo Casi con un’affermazione che è anche un manifesto e un progetto: “Mi auguro che ogni anno possa essere l’anno degli Etruschi” .

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