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Aeroporto, il piano rischi s’è squagliato

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Claudio Ubertini

Che fretta c’era? Maledetta primavera. Non c’è bisogno certo di scomodare Loretta Goggi e la sua canzonetta (che arrivò seconda al Festival di Sanremo del 1981) per fotografare quanto sta avvenendo in queste ore nell’assise del consiglio comunale viterbese, dove la maggioranza intendeva approvare a tutti i costi il piano di rischio relativo all’aeroporto viterbese. Non quello che non c’è – e che quasi sicuramente non si farà mai – ma quello già esistente, con la sua pista da 1.500 metri ad uso dei militari. Maledetta primavera, giacché in tre giorni è arrivato il secondo flop, nonostante il tentativo del centrodestra di mostrare i muscoli. Ieri pomeriggio sui banchi della maggioranza erano in 18. Troppo pochi per garantire il numero legale. E allora, come martedì scorso, sciogliete le righe e tutti a casa.

Maledetta primavera: che fretta c’era di approvare a tutti i costi quel piano proprio alla fine della legislatura? Ieri mattina l’assessore all’Urbanistica Claudio Ubertini ha provato a spiegare che senza quel provvedimento l’area sarebbe completamente bloccata (non si potrebbe dunque realizzare neanche il complesso termale delle Zitelle), ma il suo – a onor del vero – è parso un ragionamento tipico di quell’Azzeccagarbugli cui Renzo Tramaglino portò i quattro capponi. Certo è che questo modo di fare (compresa la convocazione in fretta e in furia di un nuovo consiglio comunale decisa dai soli capigruppo di maggioranza) spinge ad essere sospettosi, quasi ci fosse qualche cambiale che sta per scadere (metafora).

Più di un sospetto comunque, ce l’hanno Paolo Barbieri e Roberto Talotta dell’Udc, che ieri hanno diffuso una nota per dire che “a soli quattro giorni dalla termine del mandato amministrativo, non poteva mancare un atto quantomeno spericolato della Giunta Marini. La quale, proprio sul punto all’ordine del giorno riferito al piano di rischio, che prevede l’inedificabilità, in particolare della zona A, guarda caso l’area in cui risiede una parte della lottizzazione Itet ( impianto termale alle Zitelle), ha mostrato un particolare interessamento. Tale approvazione del piano rischio, rappresenterebbe un vincolo determinante e definitivo sulla struttura termale e quindi la delocalizzazione della stessa. Quindi – conclude la nota – è lecito parlare di colpo di coda della Giunta Marini, che vuole venderci a tutti i costi l’aeroporto che non c’è; ma ci aspettiamo che i viterbesi non cadano nuovamente sull’ennesima illusione”.

Resta da chiedersi: con tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi, possibile che la maggioranza di palazzo dei Priori pensi ancora che i cittadini siano proprio cretini?

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325   Commenti

  1. Giorgio Molino ha detto:

    Viterbo non vola più, l’aeroporto è volato e chi ha dato il voto a Bartoletti & Marini è stato poco elegantemente gabbato.

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