L’isola che non c’è centra l’obiettivo. Tanta gente all’hotel Salus Terme, un po’ di inevitabile confusione, ma insomma l’iniziativa funziona. Il “brainstorming” di FondAzione (che tradotto in parole semplici, si può definire “pensatoio”, o incontro per esporre idee e proposte) è kermesse lodevole per gli intendimenti: mettere a disposizione di chi vuole e ha qualcosa da dire uno spazio aperto e libero dove poter esporre il proprio pensiero. Il problema, anzi il rischio, è proprio questo: che la spinta propulsiva si riversi in un calderone unico, in cui si mescola un minestrone indistinto. Troppa carne a cuocere nel barbecue produce alla fine costolette e salsicce che sono cotte a metà e quindi non commestibili, né tanto meno digeribili. Ecco, questo è il rilievo che si può e che si deve agli organizzatori che ci hanno messo l’anima e hanno ottenuto un risultato più che apprezzabile. Svegliare dal torpore la sonnolenta Viterbo (tanto più in una giornata festiva) è titolo di merito che va sottolineato, ma il rilievo sull’eccessiva quantità di incontri e interviste è legittimo e non inficia di un’oncia la bontà e la serietà dell’iniziativa.
Magari (e questo è solo un umilissimo e trascurabile consiglio), nei prossimi appuntamenti, che pure sono stati già annunciati, sarà opportuno selezionare gli argomenti. La dirigenza di FondAzione (Giammaria Santucci in testa) intende utilizzare le interviste per istituire tavoli tematici: l’idea è buona, ma va approfondita e limata per renderla davvero operativa. Come pure, sarebbe auspicabile una scissione più, anche nei nmi, tra Fond’Azione movimento politico (che esprime un consigliere comunale) e l’associazione culturale omonima che si è fatta carico di organizzare l’appuntamento.
Detto tutto questo, la prima notizia da rimarcare è che non s’è visto nessun amministratore comunale di Viterbo. Perché? Non si sa. Si sa invece che tutti, a partire dal sindaco, erano stati regolarmente invitati. Ognuno è libero di comportarsi come meglio crede e di partecipare agli incontri che ritiene più utili e/o importanti: vale solo la pena ricordare che gli assenti hanno sempre torto. A prescindere, come diceva Totò.
Alcuni spunti, comunque, meritano di essere sottolineati. Ad esempio, l’intervento telefonico di Alfio Marchini che, in verità, parla solo di Roma: colpo mediatico importante, ma ciccia poco o niente in chiave viterbese. Da Cambridge, Andrea Scaramuccia (emigrante per scelta razionale, non per necessità) è al parco con i bambini, ma ha il tempo e soprattutto la voglia di dire: “Ho fatto bene ad andar via”. E ancora la famiglia di Mimmo e Maria con i loro 8 figli e i tanti problemi quotidiani, affrontati col sorriso sulla bocca e con la voglia di andare avanti nonostante tutto. E il tenore Alfonso Antoniozzi che stronca “Viterbo città della cultura: non esiste se l’espressione maggiore più importante continua ad essere Caffeina. Che è ottima, ma vive di contributi artistici e culturali esterni alla Tuscia”.
I politici? Enrico Panunzi, presidente della VI commissione regionale che si occupa anche di trasporti, si sofferma sulle criticità che si sono evidenziate anche negli ultimi tempi. “C’è un accordo (operativo tra qualche giorno) con Umbria Mobilità dalla quale la Regione ha ottenuto 8 autobus. Altri li compreremo: i problemi ci sono, lo sappiamo bene, ma stiamo cercando di porre riparo, mettendo a posto anche tante situazioni di profonda difficoltà ereditate dal passato”. E si parla di decine di milioni di euro, non bruscolini. A Mauro Mazzola, presidente della Provincia e sindaco di Tarquinia, tocca parlare della Trasversale: Certo che la voglio, come la vogliono tutti. Ma fino al 2018 non se ne parla. C’è tutto il tempo per arrivare ad un tracciato condiviso e rispettoso della specificità di certi luoghi”. Infine Daniele Sabatini (Ncd): “Le criticità sono tante, soprattutto in campo sociale e sanitario. Basta chiedere ad un cittadino che ne pensa di Belcolle e, in generale, della sanità viterbese”.
Chiusura, d’obbligo, con Giammaria Santucci che dopo i ringraziamenti traccia la strada e le prossime tappe: “Siamo riusciti a creare un evento, che è già un successo. E soprattutto abbiamo inaugurato un metodo nuovo: il confronto. Continueremo nelle prossime settimane con approfondimenti sulle tante cose dette. E’ cominciato un percorso e intendiamo continuare con ancora maggiore entusiasmo e impegno”.