22112024Headline:

La Terra di Tuscia e i peccati di gioventù

Prima sconfitta interna contro Scauri, ma adesso non bisogna far drammi

Marsili al tiro da fuori

Marsili al tiro da fuori

Nel tennis anche quando stai 6-0, 6-0, 5-0, 40-0 non puoi dire di aver vinto. D’accordo, ci sei vicinissimo, ma manca sempre un punto che va conquistato prima di poter festeggiare. Vale anche nel basket e in ogni altro sport. Figuriamoci se sei davanti di 14 punti e all’ultima sirena mancano 23 minuti, un’eternità. E’ vero, l’inerzia della partita è tutta delle tue mani, ma non è finita. Tutt’altro. E così succede che la Terra di Tuscia, quando all’intervallo lungo mancano appunto poco più di 3 minuti e il tabellone segni 38-24, si ritrovi il pallone tra le mani per un contropiede che sarebbe difficile sbagliare: tre contro due dopo aver recuperato il possesso con l’ennesima difesa asfissiante. Succede però che Rovere (che alla fine sarà uno dei migliori) commetta infrazione di passi e consegni il pallone nelle mani di Scauri. Improvvisamente si abbassa il sipario sul PalaMalè:: i pontini infilano 12 punti consecutivi, i padroni di casa non segnano più e al riposo si ritrovano davanti di due sole lunghezze. Che si dimezzano al termine del terzo parziale. Nell’ultimo, vine fuori la migliore qualità complessiva degli ospiti che vincono di 1o (82-72) senza nemmeno dover patire troppo.

Gli scatenati ultras dello Scauri

Gli scatenati ultras dello Scauri

Arriva così la prima sconfitta casalinga dell’annata per la squadra viterbese che paga, in un colpo solo, gli inevitabili difetti di un team giovane. Questa squadra o va a mille sempre o accusa notevoli difficoltà. E quando la condizione atletica un po’ sfiorisce, la Stella Azzurra perde la sua ragion d’essere. Niente di grave perché di fronte c’è Scauri, formazione di rango la cui attuale classifica non esprime compiutamente la qualità complessiva. Una battuta d’arresto che non deve provocare patemi, ma solo la costatazione che d’ora in poi di fronte ci saranno quasi sempre le squadre più forti del torneo.

Promossi & bocciati

Peroni 6,5: parte alla grande poi si spegne progressivamente come tutta la squadra

Marcante 6: non incide anche se qualche giocata resta sempre di classe

Marsili 6: Bagnoli è osso durissimo e infatti il conto dei rimbalzi (17 -9) è tutto dalla parte del gigante ospite, ma Valerio non sfigura

Meroi s.v.: 180 secondi sul parquet non consentono valutazioni

Fanciullo suona la carica ma stavolta non basta

Fanciullo suona la carica ma stavolta non basta

Rovere 7-: appena entra in campo snocciola un lunga sequela di bombe. Alla distanza  perde smalto, ma è uno dei più positivi

Cianci 5,5: la cosa migliore è una palla contesa a Bagnoli che è il doppio rispetto a lui

Mathlouthi 6,5: ottime giocate alternate a pause e battute. Il suo comunque lo fa

Giancarli 7: miglior realizzatore della serata (17 punti) e una regia abbastanza continua, anche tenendo presente la qualità dei dirimpettai

La coppia arbitrale 5,5: lasciano correre e permettono a Scauri difese molto fisiche e spesso al limite, che viene superato più di qualche volta senza adeguate sanzioni. Non incidono sul risultato? Forse sì, ma forse anche no…

Il pubblico 2,5: qualche presenza in più rispetto al solito (nonostante gli sconti) , ma entusiasmo pari a quello del ragionier Fantozzi e dei suoi colleghi quando devono assistere a “La corazzata Potemkin”. Dodici (sì, esattamente 12) ultras ospiti si fanno sentire molto di più dell’abulica tifoseria di casa. Mah…

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