22112024Headline:

Tu chiamale, se vuoi, offertone…

Lo strano caso di una ragazza che vorrebbe cambiare compagnia telefonica

Un inquietante call center

Un inquietante call center

Welcome to the jungle. Benvenuti nel pericolosissimo pianeta delle offerte telefoniche. Un mondo insidioso parecchio più della foresta amazzonica. Un emisfero etereo dove può succedere qualsiasi cosa. E quindi vale la pena di raccontarla una. Che, seppur di portata nazionale, ha già avuto le sue (il)logiche ripercussioni anche sul locale.
Bene. La storia comincia un annetto fa. Quando una giovane e rampante ragazza viterbese, dopo uno dei 14mila colloqui telefonici avuti con le operatrici-promoter di mezzo emisfero, decide di mollare la sua vecchia compagnia. “Passai ad un altro gestore – racconta – spendevo un botto, prima. Con loro invece la tariffa pareva buona, 35 euro al mese in abbonamento”.
Prima pausa. Per abbonamento si intende: i gestori hanno il tuo “rid”, e pertanto la cifra viene addebitata sistematicamente sul conto corrente.
“Dopo poco ho ricevuto un’altra chiamata – prosegue la giovane, che rimane anonima per imbarazzo – ‘Se porti da noi degli amici, con 10 euro mensili avranno un pacchetto niente male’, mi spiegarono. Feci aderire mia madre e due parenti”.
Fin qui tutto liscio. Come sempre, quando si è ancora ai blocchi di partenza. Poi? “Ieri l’altro mi sono resa conto che potevo virare su qualcosa di più vantaggioso – aggiunge – così ho pensato di ricambiare”. Lecito, giusto, fattibile. In fin dei conti questo è un microcosmo che ogni mattina si presenta diverso. Nel quale le occasioni non mancano mai.
Ed eccoci alla sorpresa. “Mi contatta la la compagnia – sempre lei – e mi dice che se rescindo mi beccherò una penale. Quaranta euro. Non solo io, ma tutti e quattro”.

Una sim, "l'arma del delitto"

Una sim, “l’arma del delitto”

Perché tutti e quattro?, ci si chiede a questo punto. Nel senso: “Gli altri cosa c’entrano?”. “Probabilmente le cose stanno così – ancora la signorina – E ancor più probabilmente la penale sta anche scritta sul contratto. Tipo piccola piccola, a pagina 124. Però…”.
Però le cose non tornano. D’accordo, non si sta parlando di truffa. Poiché “la legge non ammette ignoranza”, “carta canta”, e via dicendo. Ma: “E se io morivo? – ci scherza sopra – Loro dovevano pagare comunque? O mettiamo che dovevo trasferirmi all’estero e la sim non andava bene? Assurdo”.
E qui viene il bello. Poiché, come sempre nello Stivale, il consiglio potrebbe essere: passate ad un nuovo operatore e buttate la vecchia scheda. “Non si può – chiude – perché loro ti dicono che l’offerta ‘degli amici’ è per ricaricabili. Ma in fin dei conti hanno il rid di tutti. E se pure si cestina la sim, attingeranno dal loro fondo bancario”.
E questo è quanto. Tu chiamale, se vuoi, offertone.

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