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La città della Macchina e dei papi? Non saprei

Amadeus su Rai2 dà indizi su Viterbo, che nessuno conosce. Poi la si piazza in Toscana

L'interessantissima coreografia iniziale

L’interessantissima coreografia iniziale

La domenica mattina non è una cosa che si riassume sulle coordinate “spazio” e “tempo”. No, la domenica mattina è una filosofia. Ci si alza tardi. Si pensa solo alle questione di prima necessità, tipo grattarsi e mangiare. E si aspetta la Serie A ammazzando le ore come capita. L’importante è non utilizzare in nessun modo il cervello.
E così può succedere pure di beccare Amadeus, facendo zapping in tivù. Il presentatore, praticamente ormai di gommapiuma, è il titolare della ditta “Mezzogiorno in famiglia”. Un programma trasmesso su Rai2 che in qualsiasi minuto ci si collega va bene. Tanto non c’è un filo, e soprattutto non c’è logica.
Al suo fianco risiede Alessia Ventura. Una professionista con un curriculum lungo così, che va da “Ok, il prezzo è giusto” fino a “Centovetrine”. Non manca poi un comico, da contratto. E addirittura ci sta anche il maestro Mazza (sì, è ancora vivo). La regìa è di Michele Guardì, quello dei Fatti vostri.
Lo show procede tra balletti di dubbio gusto ma di grandi cosce.

Viterbo in Toscana e Amadeus furioso

Viterbo in Toscana e Amadeus furioso

Inviate non di guerra (purtroppo) che raccontano come si producono le uova di cioccolata. “Ma occhio – il consiglio – se le mettete vicino a fonti di calore si sciolgono”. Grazie. E poi, finalmente, prima del suicidio di massa, ecco l’angolo della cultura.
Si sfidano due squadra, quattro persone in tutto. Nel gioco dal fantasioso nome “Corri in città”. Amadeus spara degli indizi. I tipi li debbono collegare ad una città, appunto. E vai, sulle ali dell’entusiasmo, a posizionare una calamita nello spazio preciso dove la città (sempre quella) si trova. Una cavalcata alla Forrest Gump che termina su di un tabellone enorme, una mega-cartina geografica dell’Italia.
Primo quesito della domenica appena passata: “Questa città è famosa per la Macchina di Santa Rosa”, attacca Amadeus. Nessuno si muove. Forse non sono stati ad Expo. O magari son poco cattolici. Avanti. “Il posto ha ospitato la fiction Il maresciallo Rocca”. Un concorrente si guarda le unghie, un altro fischietta. Amadeus comincia a spazientirsi. “È detta la città dei Papi”. Nulla. “Questa era facile – tuona il presentatore – Andiamo avanti. Vi ha sede l’università della Tuscia”. Zero carbonella. Ma che sarà ‘sta Tuscia?

Viterbo in Umbria e la Ventura perplessa

Viterbo in Umbria e la Ventura perplessa

Ultimo appello: “La targa automobilistica è VT”. Due energumeni partono a razzo e impattano con le loro calamitine sui tabelloni.
Ha diritto di parlare il primo che si è spiaccicato: “È Viterbo – spiega orgoglioso – sta in Toscana”.
Dramma. Disperazione. Mani sulla fronte. E tutte le speranze vertono sull’altro: “Sì, è Viterbo – annuncia fiero – ma non sta in Toscana, sta nel Lazio. Però io l’ho messa in Umbria”. Bene.
Amadeus non si spara, ma in cuor suo si vede che è depresso, e che tira avanti solo perché ognuno ha i suoi mutui. Spiega infine cos’è e quando si svolge la Macchina di Santa Rosa. Grazie della pubblicità gratuita, magari però sarebbe stato più appagante vedere qualcuno che avesse indovinato subito la città, perché popolare e conosciuta in tutto il mondo. Persino su Rai due.

Mentre dalla regìa uno (lo chiamano “Il condominio”) prende parola e saluta la signora Pina Verna. Ci uniamo anche noi. Consapevoli che magari sarebbe bastato dire “Vi è nato Leonardo Bonucci” per chiudere anzitempo una pratica disarmante.
Fortuna che di lì a poco è cominciato lo sport.

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