Il Centro Democratico-Diritti e Libertà ci ripensa. E – detto tra noi – fa bene. Sicché, dopo aver annunciato (forse troppo frettolosamente), l’uscita dalla coalizione di centrosinistra, adesso decide di impegnarsi direttamente nelle primarie del centrosinistra in programma il prossimo 7 aprile. E lo fa con una lettera firmata dai due leader viterbesi del movimento, i professori Alfio Cortonesi e Luciano Osbat, sicuramente due delle menti più illuminate che questa città ha l’onore di ospitare.
Cosa dicono Cortonesi e Osbat? Ecco il loro scritto: “La complessità della situazione politica nazionale dopo il voto del 24 e 25 febbraio scorso non ci fa dimenticare le nostre scelte di fondo, che sono quelle di promuovere il rinnovamento dei partiti e, con il loro aiuto, l’avvio di una seria politica di crescita del Paese e di miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani. La prossima scadenza elettorale a Viterbo per il rinnovo dell’amministrazione comunale (26-27 maggio 2013) ha già registrato la dissociazione di Centro Democratico dal tavolo delle primarie del centro-sinistra dopo che il gruppo dirigente del Pd ha promosso la candidatura di Michelini a sindaco, anche con il concorso di forze del centro-destra. Per quanto convinti della validità dello strumento delle primarie – proseguono Cortonesi ed Osbat – come momento di confronto e di sviluppo della democrazia, non abbiamo potuto fare a meno di assumere la decisione di cui sopra dinanzi alla strumentalizzazione delle stesse operata dal gruppo dirigente del Pd, indifferente ad ogni appello per il rinnovamento e per il ricambio della classe dirigente e preoccupato principalmente della propria conservazione”.
Poi, la conclusione: “In vista ormai del voto delle primarie – che vedono la partecipazione di tre candidati a sindaco – ed apprezzando le candidature presentate da Francesco Serra e Raffaella Valeri, entrambi portatori di istanze di rinnovamento e di distacco dalla vecchia politica, invitiamo tutti voi a sostenerle con il voto (ricordando che può essere espressa una sola preferenza)”.
Bene. L’importante è stare nella partita, ricordando che le cose si possono cambiare più stando dentro che fuori. Quanto al resto, come si dice in questi casi, vinca il migliore.
Lascia l’Aventino? Non esageriamo: semmai lascia la cabina dove l’hanno recluso gli elettori.
Cabina telefonica (esistono ancora, esistono ancora…), of corse.
Of course, non of corse. Troppi refusi quest’oggi, forse ho letto qualche pezzo polemico su another sito of a big but stink journalist.