Stefano Sanderra, 48 anni
Voleva il caviale della Lega Pro, deve accontentarsi del pane e salame della serie D. Ma cambia poco: il senso dello sport è sempre quello, vincere e arrivare primi. Così oggi (ore 15, arbitra Amadio di Ascoli) la Viterbese si ritrova ad esordire sul campo dell’Ostia Mare nel campionato nazionale dilettanti appena tre giorni dopo la doccia scozzese del mancato ripescaggio tra i professionisti. E l’impegno sembra subito serio, intanto perché i biancomalva sono una squadra temibile, guidata da uno dei tecnici più preparati della categoria, Roberto Chiappara, e poi perché giocano su un fondo in sintetico, tant’è che ieri mattina i leoni hanno effettuato l’allenamento di rifinitura a Soriano nel Cimino, stesso terreno. Lo scorso anno, all’Anco Marzio, la Viterbese passò 2-1, anche se poi al ritorno dovette restituire l’intera posta, visto che i lidensi espugnarono il Rocchi 2-0.
Oggi sarà tutta un’altra storia. Quella gialloblu è una rosa costruita per il piano superiore, con tanti elementi di lusso: è sicuramente un vantaggio, ma potrebbe trasformarsi in un boomerang qualora non ci fosse la giusta dose d’umiltà. Niente arroganza, insomma, niente complessi di superiorità: in questo sarà fondamentale il ruolo di mister Sanderra e del suo staff, che già durante il (buon) precampionato hanno cercato di tenere bassi gli entusiasmi. Venti i convocati, compreso l’ultimo arrivato, l’attaccante Alessandro Romeo.
Prima volta anche per la nuova Flaminia di mister Vigna, alquanto delusa per essere stata inserita nel girone sardo-laziale. Al Madami arriva il Rieti, rinnovatissimo – come i falisci, del resto – rispetto alla passata stagione. Tra i rossoblu probabilmente non ci sarà Vegnaduzzo, che ha appena firmato il contratto e che sarà pronto dalla prossima settimana per guidare l’attacco.
