Doppio impegno nella Tuscia per Vittorio Sgarbi che si è recato a Caprarola e a Gradoli. Il noto critico d’arte, in questi giorni nella Tuscia, ha incontrato il sindaco caprolatto Eugenio Stelliferi e ha visitato i più importanti monumenti del centro cimino. Non solo ha visitato Palazzo Farnese, uno dei gioielli del Rinascimento italiano, ma anche la Chiesa di Santa Teresa, con l’annesso convento dei Carmelitani. Qui Sgarbi ha avuto modo di ammirare, sull’altare maggiore, l’importante tela di Guido Reni, uno dei maggiori artisti del Seicento italiano, raffigurante Santa Teresa. In occasione della visita di Sgarbi, il sindaco Stelliferi ha annunciato che presto partiranno i lavori di restauro della Pala del Perdono di Annibale Carracci, recentemente ritrovata nella Chiesa della Madonna della Consolazione. “Siamo felici della visita di Vittorio Sgarbi – commenta il primo cittadino – che ha potuto osservare attentamente l’eccellenza del nostro patrimonio artistico, dal quale è rimasto meravigliato. Caprarola può recitare un ruolo di primo piano nella valorizzazione dell’arte e della cultura per la Tuscia e non solo”.
Dopo la tappa sui Cimini, spostamento in Alta Tuscia per ammirare uno dei gioielli dell’arte e dell’architettura rinascimentale italiana in terra di Tuscia: il Palazzo Farnese di Gradoli, eretto per volontà di Alessandro Farnese seniore, futuro papa Paolo III, dal grande architetto Antonio da Sangallo il Giovane. L’eccezionale monumento, oggetto di un recente magistrale restauro che ha brillantemente restituito l’eleganza dei suoi soffitti lignei dipinti e una piena leggibilità alle sue raffinate decorazioni pittoriche opera di maestranze della scuola di Raffaello, ha suscitato un vivo interesse e sorpresa ammirazione in Sgarbi, prodigo di complimenti e preziosi suggerimenti volti a favorire una maggiore conoscenza e valorizzazione di un bene dalle eccezionali valenze artistiche ma scarsamente conosciuto. Hanno fatto gli onori di casa il sindaco Luigi Buzi, l’assessore alla cultura Rosanna Ceccarelli, gratificati dei complimenti per la pulizia e la sobria eleganza del loro comune, e il direttore del Museo Fulvio Ricci. La veloce incursione del noto critico, che nell’occasione ha avuto modo di mettere in evidenza tutta la sua brillante, colta e affascinante capacità affabulatoria, si è conclusa con un caloroso brindisi a base di aleatico.