La vicenda, ormai nota, della nullità degli atti perché firmati da funzionari non abilitati sembra destinata ad assumere dimensioni rilevanti.
Si ricorda che detta vicenda scaturisce da una sentenza della Corte costituzionale che dichiarava decaduti dalla propria carica un certo numero di dirigenti assunti senza concorso, con la conseguenza di rendere nulli gli atti firmati da questi.
Per precisione informiamo che abbiamo l’elenco di detti funzionari.
A tutto questo la Agenzia delle Entrate reagiva in prima battuta, sconsigliando i cittadini dal proporre ricorsi, in quanto “erano solo perdita di tempo e spese inutili”.
Si delineava poi un’ampia discussione fra tutti gli operatori del settore, magistrati giuristi, economisti eccetera, in cui alcuni ritenevano che gli atti in questione erano nulli e altri invece sostenevano (aderendo alla tesi dell’Amministrazione finanziaria), che così non era perché quei funzionari, erano comunque “dirigenti di fatto”
Le commissioni Tributarie, invece dimostrano di sposare la tesi favorevole al contribuente, visto che si segnalano, negli ultimi tempi numerose sentenze provenienti da varie parti di Italia. Si evidenziano fra l’altro: Milano,Catanzaro,Frosinone, che accolgono la tesi favorevole al contribuente.
Rubrica in collaborazione con lo studio del commercialista Antonino Barone.
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