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Il sindaco a cena dai Facchini: prove di disgelo

Michelini in piazza: mangia, parla con Moneti e prova a ricucire i rapporti

Michelini e Barelli in fila alla cena dei Facchini, ieri sera

Michelini e Barelli in fila alla cena dei Facchini, ieri sera

Non è stata firmata la pace, ma ci sono delle prove tecniche di avvicinamento. Tra chi? Tra l’amministrazione comunale e i Facchini. L’ultima serata in piazza delle cene di beneficenza potrebbe forse segnare una svolta nei rapporti tra le due parti, rapporti interrotti – tra fiumi di polemiche – dallo scorso autunno. E anche se la strada da percorrere è ancora lunga, e l’esito niente affatto che scontato, vale la pena crederci. Ne va dell’esito dei festeggiamenti del prossimo 3 settembre, mica bruscolini.

Il sindaco Michelini al tavolo con Maria Rita De Alexandris

Il sindaco Michelini al tavolo con Maria Rita De Alexandris

Ieri sera il sindaco Leonardo Michelini si è presentato alle cene. Accompagnato dall’assessore Giacomo Barelli e dalla consigliera di Viva Viterbo Maria Rita De Alexandris, si è sorbettato tutta la lunghissima fila su via San Lorenzo con pazienza, tra la gente, senza usufruire di un trattamento particolare. Dopo un’ora di coda, l’ingresso in piazza, altra fila per prendere la roba da mangiare (ieri sera il menù prevedeva le sontuose trofie alla contadina) e poi si è seduto su un tavolo vicino al palco, verso Palazzo papale, in mezzo a migliaia di persone in festa. Una presenza molto discreta, e che non ha dato adito ad alcun tipo di contestazione da parte dei Facchini.
Poi, dopo l’esibizione dei Barabbas, il sindaco si è avviato verso gli stand e ha parlato a lungo con Paolo Moneti, esponente di spicco del Sodalizio. Non è dato sapere cosa si siano detti, ma la chiacchierata è sembrata cordiale e civile.

Il presidente del Solidazio Massimo Mecarini con Andrea Baffo e Cristina Pallotta sul palco

Il presidente del Solidazio Massimo Mecarini con Andrea Baffo e Cristina Pallotta sul palco

Verso mezzanotte il sindaco ha lasciato piazza San Lorenzo. Sarebbe prematuro e indelicato fare qualsiasi tipo di speculazione sulla presenza di Michelini ieri sera. Di certo può essere interpretata come un segnale diretto, da parte di Palazzo dei priori, di voler risolvere la situazione prima del Trasporto di Gloria. E soltanto il sindaco avrebbe potuto prendere l’iniziativa in prima persona, visto che è la massima autorità. D’altronde, le colpe di Michelini in questa faccenda sono relative: quelli che fecero la frittata, all’epoca, furono semmai alcuni consiglieri comunali di maggioranza, con le loro dichiarazioni avventate e inopportune (“E’ la festa di Santa Rosa, non dei Facchini”). Semmai, le responsabilità del sindaco stanno nel fatto di non aver voluto sistemare la situazione già mesi fa, quando si sarebbe potuto fare con un po’ di buona volontà e di aver trascinato la tensione fino ad oggi. Ma tant’è.

IMG_2005E’ probabile che di qui al 3 settembre ci siano altri incontri, più riservati, tra le parti e che si possa arrivare se non ad una pace ad una tregua condivisa, per non rovinare l’atmosfera del 3 settembre e con la promessa di affrontare una volta per tutto la questione “dopo Santa Rosa”.

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