Oggi apre il luna park, quelle che qui da sempre vengono chiamate “le giostre”. Tanti ragazzi si riverseranno al parco giochi, che per il giorno d’apertura ha fissato tra l’altro i biglietti ad un prezzo promozionale di un euro. Per il secondo anno consecutivo è stata scelta la zona del Riello, dopo che, due anni fa, ci furono non poche polemiche per la collocazione fuori Porta Faul. Ma anche in questo quartiere periferico non mancano le polemiche. Della scelta si lamenta un gruppo di residenti di via Torricelli, strada perpendicolare che va ad incrociare via Falcone e Borsellino su piazza degli Inventori, dove c’è la rotonda. Le proteste degli abitanti sono raccolte in una lettera inviata al sindaco di Viterbo Leonardo Michelini. Nella quale si evidenziano rischi e problematiche già vissute un anno fa.
“Il posizionamento a ridottissima distanza dalle abitazioni di un parco giochi attivo otto ore continuative al giorno cui impedisce qualsiasi tipo di occupazione casalinga, compreso anche il minimo riposo – spiegano i residenti – Le emissioni sonore prodotte sono abbondantemente e costantemente oltre la normale tollerabilità e risultano particolarmente dannose soprattutto per i bambini e le persone anziane, in alcuni casi malate o non autosufficienti, che vi risiedono”.
Non solo rumore, comunque. Per gli abitanti c’è anche un problema di decoro e di ordine pubblico: “Già lo scorso anno la zona è stata completamente in balia degli avventori delle giostre, che hanno dato vita a bivacco e schiamazzi fino a notte fonda, lanci di bottiglie e imbrattamenti. La totale assenza di controllo ha fatto anche sì che le automobili venissero parcheggiate selvaggiamente lungo tutta la via e anche nel vialetto privato di accesso alle abitazioni, impedendo il transito di qualsiasi tipo di veicolo e dando vita ad una condizione di assoluto pericolo per i residenti, che, in caso di emergenza, avrebbero avuto preclusa la loro unica via di fuga, tenuto conto che via Torricelli è una strada chiusa”.
Di qui la richiesta al sindaco di non autorizzare il luna park, e comunque di predisporre i controlli da parte della polizia locale: “Affinché – concludono – questo quartiere di solito tranquilli non si trasformi ancora, come un anno fa, in un inferno abbandonato dalle istituzioni”.