La Provincia si schiera al fianco dei piccoli Comuni. Il presidente Meroi incontrerà i sindaci dopo Pasqua con all’ordine del giorno la richiesta al Governo di farli derogare dal patto di stabilità. La legge di stabilità 2013 ha infatti introdotto i vincoli previsti dal patto, per le annualità 2013-2016, anche per i comuni con popolazione compresa tra i mille e 5 mila abitanti, fino a oggi esenti: praticamente la maggior parte delle realtà della Tuscia. Proprio per questo motivo, nella giornata di ieri si sono incontrati i rappresentanti di Anci e consulta Anci piccoli comuni per parlare di questa problematica. A rappresentare le realtà della Tuscia un nucleo di sindaci capitanati dal primo cittadino di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli consigliere al direttivo del Lazio.
“Ho accolto subito la richiesta dei piccoli comuni viterbesi di organizzare un incontro – ha affermato il presidente Meroi – perché parliamo, per la stragrande maggioranza, di enti virtuosi nei quali gli amministratori, nonostante i continui tagli orizzontali e il mancato trasferimento di risorse dalla Regione Lazio (soprattutto in materia di lavori pubblici e servizi sociali), sono stati capaci di mantenere i conti in ordine. Tutto questo, nonostante l’attribuzione di nuove e sempre più rilevanti responsabilità alle amministrazioni comunali e alla moltiplicazione degli adempimenti burocratici, utili solo a rallentare la dinamicità amministrativa. Ai quali, per contro, corrisponde l’impossibilità di assumere nuova forza lavoro e con il personale dipendente costretto a lavorare anche fuori dall’orario di servizio in forma totalmente gratuita”.
“In questa già precaria situazione generale – ha proseguito Meroi – il patto di stabilità mette ancor più in difficoltà le piccole amministrazioni comunali, oltre alle imprese che con esse lavorano, contribuendo così ad affossare ancora di più il tessuto economico della nostra provincia e pregiudicando ulteriormente lo sviluppo del territorio. Anche perché questo strumento oltre ad essere iniquo, risulta talvolta inapplicabile, anche per ragioni tecnico contabili legate ai valori economici, reali, del bilancio di ogni singola amministrazione”.
All’incontro saranno invitate tutte le amministrazioni comunali interessate, i rappresentanti viterbesi in parlamento e in Regione, il prefetto: “In quella sede – ha chiuso Meroi – verrà realizzato un documento da indirizzare al Governo attraverso il quale sollecitare un urgente correzione normativa volta a rimuovere l’introduzione del patto di stabilità per i piccoli Comuni”.