Sono trascorsi diciotto anni da quella mattina in cui Gianni Versace morì sotto i colpi di arma da fuoco mentre stava rientrando nella sua villa di Miami Beach, Casa Casuarina. Era il 15 luglio del 1997. Inutile dire che la moda, quel maledetto giorno, ha perso anzitempo uno dei suoi geni assoluti. Un lutto profondo che ha lasciato sgomento il fashion system che, proprio in quegli anni, viveva il suo periodo d’oro. “Con la morte di Gianni Versace, l’Italia e il mondo perdono lo stilista che ha liberato la moda dal conformismo, regalandole la fantasia e la creatività”. Così Franco Zeffirelli diceva addio al maestro.
Clamore, eccesso, sensualità, eccentricità. Questi sono gli ingredienti del suo stile inconfondibile. E poi l’accostamento insolito di tessuti che mai nessuno aveva azzardato prima e le tonalità accese, gli abiti da sera quasi sempre neri e la combinazione di elementi decorativi di diverse epoche storiche (“Il mio estro non è studiato, ma proviene dall’istinto; io continuo comunque a guardare in avanti. Il passato è solo una scusa per fare degli esperimenti. Per me il classico è il contemporaneo”). E poi il suo braccio destro, la musa di sempre, la sorella Donatella. Un genio vero quello di Gianni, che dalla Calabria sbarca a Milano a 25 anni e, dopo una breve gavetta, nel 1978 fonda la sua maison per passare poi alla storia come uno dei più grandi nomi della moda internazionale.
A lui va anche il merito di aver inventato la figura delle top model, vere icone degli anni Ottanta: Claudia Schiffer, Christy Turlington, Linda Evangelista, Cindy Crawford, Naomi Campbell, Carla Bruni, Helena Christensen, tutte creature di Versace. E Donatella, che insieme all’altro fratello Santo ha preso in mano la maison dopo la morte di Gianni, nel corso dell’ultima sfilata di Haute Couture a Parigi ha voluto omaggiarlo portando in passerella le modelle più gettonate nel momento fasciate con abiti che ricordano molto l’estro di Gianni. Le muse di oggi, però, non si chiamano più Naomi Campbell e Linda Evangelista, ma Kendall Jenner (sorella di Kim Kardashian) e Doutzen Kores (angelo di Victoria’s secret). Belle da togliere il fiato, ma non c’è proprio paragone, è come se facessero un altro mestiere.