Quando il segretario provinciale de La Destra, Andrea Scaramuccia, l’aveva buttata là nel bel mezzo di un’intervista a www.viterbonews24.it, sembrava un classico depistaggio: “Alle prossime comunali potremmo anche allearci con un movimento che creda profondamente nel rinnovamento. Per esempio con l’associazione FondAzione”. Ma come, proprio quella FondAzione nata qualche mese fa e collocabile senza dubbio nell’area di centro, meglio Udc? La FondAzione presieduta da Francesco Oddo e che ha tra i suoi iscritti – e i suoi massimi ispiratori – l’assessore provinciale Giammaria Santucci? Sì, esattamente quella. E col passare del tempo e qualche verifica l’ipotesi abbozzata da Scaramuccia non sembra più un’alleanza fantascientifica, ma qualcosa su cui si può lavorare.
“La premessa è che a noi interessa qualsiasi progetto di rinnovamento – spiega da FondAzione proprio Francesco Oddo – un progetto che escluda a priori le vecchie logiche di potere e di poltrone. E quindi non potremmo mai appoggiare la ricandidatura di Marini, visto che la sua amministrazione è andata proprio nella direzione contraria a quella che ci auspichiamo”. E questo è un punto d’incontro importante proprio con le indicazioni de La Destra, che ha appena escluso un eventuale sostegno proprio a Marini. “Condiviso questo principio, questa base di partenza, ecco che possiamo pensare certamente ad un’alleanza con Scaramuccia”, prosegue Oddo. Che poi ammette: “Qualche contatto c’è già stato, adesso vedremo se sfocerà in qualcosa di solido e di positivo per il futuro di Viterbo e dei viterbesi”.
Detto che c’è tempo fino al 26 aprile per presentare le liste, Oddo fissa anche un termine temporale precedente per capire di più le prossime mosse: “Aspettiamo l’esito delle primarie del Pd, anche per capire chi sarà il competitor del centrosinistra”. A quel punto, infatti, il quadro dei candidati per Palazzo dei priori sarà più chiaro, e si potrà ragionare meglio sul da farsi. Su eventuali alleanze oppure corse in solitario. Fermo restando che mai come in questo caso un’unione potrebbe fare la forza: per gli Udc, ridotti ai minimi termini dopo il niet di Fioroni alla candidatura di Santucci per il centrosinistra e dopo la fuoriuscita della componente gigliana (passata a sostenere Michelini); ma anche per la Destra, che per coerenza non sosterrà Marini e che con un candidato di bandiera – lo stesso Scaramuccia – salverebbe sì la faccia, ma difficilmente potrebbe pesare parecchio sull’esito del voto. Almeno al primo turno, al secondo si vedrà.
Santucci e Scaramuccia: attenti a quei due sòla.