Favorire e sostenere le pari opportunità e la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, rafforzando la partecipazione delle donne e degli uomini all’interno del mercato del lavoro. È questo l’obiettivo dell’Avviso Pubblico mediante il quale la Regione Lazio mette a disposizione voucher di sostegno alla genitorialità attraverso un programma finanziato con oltre 200mila euro rivolto alle Piccole e medie imprese. L’avviso è stato pubblicato su www.portalavoro.regione.lazio.it. La scadenza è prevista per il prossimo 5 giugno alle ore 12,00. I soggetti proponenti sono le imprese, i datori di lavoro privati e le imprese a parziale capitale pubblico.
Destinatari sono invece lavoratrici o lavoratori, con figli minori, con priorità nel caso di disabilità ovvero di minori fino a dodici anni di età, o fino a quindici anni in caso di affidamento o di adozione, ovvero con a carico persone disabili o non autosufficienti, o affette da documentata grave infermità.
Gli obiettivi dell’Avviso puntano a promuovere all’interno delle imprese azioni e strumenti per la conciliazione del lavoro e della famiglia attraverso la predisposizione di Piani di Innovazione Organizzativa, vale a dire: 1) piani orari e conciliazione lavoro famiglia che prevedano l’introduzione di orari di lavoro flessibili finalizzati al recupero di produttività e alla migliore gestione dell’equilibrio vita-lavoro dei dipendenti; 2) piani organizzazione e welfare aziendale, che prevedano misure di innovazione organizzativa all’offerta di benefit e servizi ai dipendenti funzionali a migliorare la conciliazione vita lavoro; 3) piani organizzazione e genitorialità che prevedano misure volte all’ottimizzazione degli strumenti per la gestione della maternità e della paternità, per facilitare il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori dopo il periodo di congedo parentale.
I piani di conciliazione saranno sostenuti attraverso voucher per usufruire di servizi di cura e supporto familiare: dai servizi di trasporto casa-scuola alla baby-sitter fino all’assistenza familiare. Per garantire a tutti le pari opportunità e – come stabilisce l’articolo 3 della nostra Costituzione – la “partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.