Mercoledì scorso giornata di mobilitazione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici delle province, per difendere i servizi ed i salari messi a rischio dal taglio delle risorse e dal caotico processo di riordino della Legge Delrio. Presso l’Amministrazione provinciale di Viterbo si è tenuta l’assembla di tutto il personale dipendente, organizzata unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali presenti nell’Ente.
L’Assemblea, ascoltate le varie relazioni e preso atto della grave situazione che la legge di riforma Delrio, con una gestione a dir poco scellerata e scriteriata, sta comportando sia ai servizi offerti ai cittadini che ai livelli occupazionali;
Constatato:
– che ad oggi l’attuazione della legge non ha rispettato nessuna delle scadenze previste riguardo al riordino ed al trasferimento delle funzioni, sia da parte dello Stato che, soprattutto, delle Regioni, ma di contro ha attuato e sta attuando tagli lineari alle risorse previste dalla legge di stabilità, portando le province verso un sicuro dissesto finanziario;
– che nonostante le promesse e gli impegni di mantenimento dei livelli occupazionali, professionali e stipendiali, il Governo e le Regioni proseguono in un inqualificabile balletto di rinvii e indecisioni che offendono la dignità dei lavoratori (vedi proposta relativa a Polizia Provinciale e Centri Impiego) e, in particolare, dei cittadini che non vedono certezze nella continuità e qualità dei servizi;
Ritiene:
insostenibile la situazione e ravvisa la necessità di attuare azioni più incisive nei confronti della Regione in primo luogo e del Governo, al fine di sollecitare risposte certe, celeri e concrete per:
– garantire la tenuta dei servizi ai cittadini utenti;
– garantire le risorse necessarie per il trasferimento delle funzioni e per il personale coinvolto, valorizzandone la professionalità, competenza ed esperienza;
– aprire un confronto con le OO.SS. per monitorare il processo di riordino e condividerne le soluzioni;
Dà mandato:
alle organizzazioni sindacali di attivare nei confronti di Stato, Regione e Provincia tutte le azioni di protesta e di lotta ritenute necessarie, coordinate con le altre province, al fine di sbloccare questa situazione di stallo, esigendo l’attuazione di un processo di riforma rispettoso, chiaro e condiviso.
CGIL FP CISL FP UIL FPL CONFSAL USB SULPM UGL