16112024Headline:

Provincia, seduta lampo e tutti d’accordo

Passano all'unanimità le delibere sui mutui e sui soldi che la Regione deve restituire

La riunione del Consiglio provinciale

La riunione del Consiglio provinciale

Quarantacinque minuti, secondo più secondo meno. La seduta del consiglio provinciale comincia in orario (e già questo è un buon segno) e si esaurisce in poche battute. Tutti presenti, tranne il sindaco di Montefiascone Luciano Cimarello che arriva in leggero ritardo. Due soli punti all’ordine del giorno, entrambi approvati all’unanimità e senza nemmeno bisogno di particolari discussioni, visto che si tratta di atti dovuti. Si comincia dalla comunicazione del presidente Mauro Mazzola sullo spegnimento del tutor sulla Nepesina e sul blocco delle procedure per gli altri strumenti di rilevazione della velocità previsti su altre strade provinciali. Notizia già fornita e ampiamente discussa: nessun introito per Palazzo Gentili che, anzi, fatti due conti, ci rimette una quindicina di euro (se pagano tutti…) per ogni scatto effettuato e soprattutto nessun concreto risultato sul piano della sicurezza degli automobilista, visto che l’apparecchiatura è stata sistemata nella zona che, a giudizio degli esperti, non è la più pericolosa. E se le imprese che hanno vinto l’appalto dovessero adire le vie legali? Se ne occuperà l’avvocatura della Provincia che è stata già attivata in merito.

L'intervento del consigliere Palozzi sui tutor

L’intervento del consigliere Palozzi sui tutor

Si passa oltre, precisamente alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e previsti: una possibilità annunciata, ma non ancora ufficialmente sancita dal Governo che se ne occuperà nella seduta di mercoledì prossimo, concedendo agli enti locali che ancora non hanno approvato il bilancio di poter comunque ridiscutere i prestiti con l’ente che li concede. La Provincia si porta avanti e prepara e approva all’unanimità la delibera, alla quale viene concessa anche l’immediata esecutività. Tutto liscio come l’olio anche per quel che riguarda il recupero delle somme spese dall’1 gennaio al 25 maggio per funzioni che la riforma Delrio ha sottratto alle Province: mercato del lavoro e polizia. Si tratta di 4,7 milioni di euro e spiccioli che la Regione dovrà restituire, qualora quei compiti rimarranno in carico alla Pisana. Che, come era stato sottolineato nell’incontro (organizzato dal Pd) dell’altra sera con il sottosegretario Angelo Rughetti, in larga misura non hanno ancora legiferato in merito. Il Lazio, secondo quanto annunciato dal consigliere regionale Riccardo Valentini, dovrebbe varare il provvedimento entro luglio. Solo a quel punto si vedrà realmente quante funzioni si accollerà la Regione, quali passeranno ai Comuni e quali resteranno alle Province. Alle 10,45 si va a casa: meglio così.

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