Bandana rosa, Gazzetta in tasca (per controllare i numeri dei corridori e la composizione della squadra), birre fresche – o acqua – e via, a battere le mani e ad incitare il gruppo. Perché quando passa il Giro d’Italia è un giorno eccezionale, di festa e di emozioni, ci si sente parte di questo meraviglioso Paese e componente attiva di una carovana che, da sabato scorso e fino al prossimo 31 maggio, percorrerà la bellezza di 3.486 chilometri lungo lo Stivale. Tuscia compresa, ed oggi.
Settima tappa, si parte da Grosseto e si arriva a Fiuggi, la frazione più lunga del percorso con i suoi 264 chilometri. La più lunga, ma non la più difficile, visto che nelle prossime due settimane arriveranno le salite alpine, la cronometro piemontese e la lotta per arrivare a Milano in maglia rosa si accenderà a colpi di scatti e controscatti. Per adesso, il simbolo del leader sta sulle spalle strette ma potenti di Alberto Contador Velasco, il 33enne fuoriclasse spagnolo che il Giro lo ha già vinto e che ha in bacheca anche un paio di Tour. Si è preso la maglia mercoledì, nella prima tappa con arrivo in salita, all’Abetone, e sembra intenzionato a tenerla fino alla fine, aiutato dai compagni di squadra della Tinkoff. Dietro di lui, scalpita il puledro di razza (sarda) Fabio Aru, l’italiano che tutti aspettano e che, c’è da scommetterci, sarà il più tifato anche sulle strade viterbesi.
Il programma prevede l’ingresso in provincia lungo l’Aurelia, l’attraversamento di Montalto e la svolta in direzione Tuscania. Di qui si punta Vetralla, attraverso la Vetrallese, e poi la Cassia, per Capranica, Sutri, fino a uscire a Settevene dal territorio viterbese ed entrare nella provincia di Roma. Si passa dall’autodromo di Vallelunga, si aggira Roma da est, Monterotondo e poi giù, fino a Fiuggi. Una tappa che potrebbe arridere ai velocisti, a meno che una fuga non vada a buon fine.
A Montalto l’attesa è già iniziata da qualche giorno: il transito della carovana rosa è previsto per mezzogiorno. A Sutri intorno alle 14, con lievi variazioni in base alla velocità media che terrà il gruppo.
Tutti i tifosi, gli sportivi, gli appassionati ma anche le scolaresche che vorranno posizionarsi sul percorso tengano un comportamento civile, evitando di intralciare i corridori. Gli automobilisti rispettino le limitazioni temporanee al traffico. Anche perché l’immagine della Tuscia andrà in onda in 147 Paesi nel mondo, e non sembra davvero il caso di fare figuracce globali. E buon Giro d’Italia a tutti.