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Festival del volontariato, bis a costo zero

La seconda edizione è una crescita concreta dell'universo sociale viterbese

Marco Ciorba lo scorso anno in piazza per la cena di solidarietà

Marco Ciorba lo scorso anno in piazza per la cena di solidarietà

Se le cose funzionano, si ripetono. Se le cose funzionano, crescono. Soprattutto: se le cose funzionano, si crea una specie di corto circuito positivo, una reazione a catena, che consente di andare avanti quasi in automatico (anche se c’è tanto lavoro dietro, magari silenzioso, ma intenso). Così succede per il festival del volontariato, che in questi giorni si sta preparando per la seconda edizione, dal 4 al 10 maggio.

Già, il festival, un’iniziativa che oltre a funzionare, è la dimostrazione plateale – perché si svolge in piazza Fontana grande, dentro e fuori l’ex tribunale – di un mondo, quello del volontariato, dell’associazionismo solidale, della condivisione, che è vivo tutto l’anno. E che lavora.

Dopo il successo della prima edizione, quest’anno la replica non solo è in scala maggiore, ma con un presupposto fondamentale, che il consigliere comunale delegato al settore (e presidente della consulta del volontariato), può rivendicare con orgoglio: “Quest’anno sarà un appuntamento a costo zero per l’amministrazione”, dice Marco Ciorba.

La spiegazione è semplice: a Palazzo dei priori c’è da fare economia. Il bilancio non permette sciali, e Ciorba e i suoi non si sono certo spaventati (né, tantomeno, lamentati): “Abbiamo economizzato, diciamo così, e tutte le associazioni che contribuiscono all’evento, quasi raddoppiate rispetto alla prima edizione di un anno fa (da sessanta siamo passati a cento realtà partecipanti, ndr) sono state d’accordo. Il Comune fornirà soltanto gli spazi e metterà a disposizione tavoli e sedie che già possiede, il resto sarà fatto con il contributo dei privati”. Già, quei privati – aziende, attività commerciali – che sono disponibilissimi a mettere soldi e immagine a disposizione di un’iniziativa puramente sociale. Una macchina che nessuno chiama “di solidarietà”, semmai “di condivisione”, e che coinvolge le strutture che si occupano dei più deboli, dei disabili, dei detenuti, degli animali. E che può contare sulla partecipazione di istituzioni importanti come la Diocesi, la Asl, le caserme militari cittadine.

Un momento della prima edizione, un anno fa

Un momento della prima edizione, un anno fa

Dal 4 all’11 maggio piazza Fontana Grande e l’ex tribunale torneranno ad accendersi di mille iniziative, alcune collaudate, altre inedite, studiate per questa edizione e sulle quali si mantiene il massimo riserbo fino alla conferenza stampa di presentazione ufficiale. Si parla di ospiti di livello nazionale e di orizzonti che si allargano “oltre le mura”, come lascia capire Ciorba. Ci sarà naturalmente la cena in piazza coi ragazzi speciali, un successo nel successo l’anno scorso, la cui formula verrà aggiornata, coi biglietti già in vendita presso le associazioni. Tutti i soldi ricavati, tolte le spese, saranno indirizzati verso un grande obiettivo che sceglieranno le stesse associazioni, come accadde l’anno scorso.

Insomma, il festival del volontariato è pronto per il bis. Costerà zero al Comune, darà tanto a chi ne ha bisogno e magari lascerà qualcosa d’importante (un insegnamento? Un messaggio? Un pensiero?) a tutti quei viterbesi che non conoscevano questo mondo. E che ora invece lo conoscono, lo frequentano, lo alimentano.

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