Loro (genitori e familiari) ci sono e continueranno ad esserci sempre. Almeno fino a quando ce la faranno. Se, però, per una ragione qualunque, non potranno più accudire i propri figli, affetti da disabilità grave, chi e in che modo si occuperà di questi ragazzi, che ormai in molti casi sono diventati uomini? Ecco il senso e la necessità di un ente, di una struttura, di un insieme di professionalità che si prenda cura di queste persone: ecco perché è nata Oltre noi, che sta per trasformarsi in Fondazione con tutti gli onori e soprattutto gli oneri che ciò comporta. Ne aveva parlato qualche mese fa dalle colonne di Viterbopost Maurizio Casciani, il presidente e soprattutto l’anima dell’iniziativa. Da allora i lavori sono andati avanti: sono ancora in corso, ma lo stop si intravede. ” Le varie associazioni che hanno dato vita al progetto – conferma Casciani – hanno concluso, o stanno per farlo, i passaggi di propria competenza: quando questa fase sarà esaurita, saremo pronti tutti a firmare davanti al notaio”. Tempi rispettati, dunque, soprattutto in funzione di una precisa e inderogabile richiesta della legge vigente: va depositato un fondo intangibile di 50mila euro. Ed è una conditio sine qua non si va avanti. La tempistica, presidente Casciani? “Entro fine maggio l’atto costitutivo, i mesi estivi serviranno per ottenere il riconoscimento giuridico e quindi saremo pronti a partire”. Decisive per il raggiungimento di quella cifra necessaria per il fondo di garanzia non solo le prossime iniziative di Viterbo con amore (che appoggia sin dal primo momento il progetto) ma anche quelle tenutesi nei mesi scorsi. L’ultima è stata, una settimana fa, il triangolare Facchini- Smam- artisti. “Desidero ancora una volta ringraziare – sottolinea Casciani – la Scuola marescialli dell’Aeronautica, i facchini e tutti gli attori per il sostegno dato. In quella circostanza, abbiamo incassato una bella sommetta che è andata a rimpinguare il fondo. Manca ancora qualcosa, ma abbiamo un po’ di tempo a disposizione per farcela”.
Va avanti anche l’iniziativa della casa famiglia per autistici sulla quale si sta lavorando da tempo. L’edificio (concesso da una famiglia con un disabile) sorge al confine tra i comuni di Viterbo e Marta. “C’è una parte urbanistica e una parte socio-sanitaria che stanno curando i proprietari della struttura, la Asl e gli uffici comunali. I lavori procedono e contiamo che entro fine anno ogni aspetto possa essere concluso, in modo da riportare vicino casa i ragazzi che attualmente risiedono in una struttura nell’Aretino gestita dall’Istituto Agazzi, che si occuperà anche della futura casa famiglia viterbese”.
Intanto un appuntamento di assoluto rilievo. Lunedì 4 maggio a Palazzo dei priori è infatti in programma il convegno “Oltre noi- Prospettive di vita per persone con disabilità nella Tuscia”. Dalle 8,30 sono previsti interventi e relazioni di sicuro spessore scientifico. Intervengono, infatti, Andrea Canevari (pedagogo presso l’università di Bologna), Fabio Comunello (fondatore della biofattoria sociale Conca d’oro), i neuropsichiatri infantili Alessandro Paris e Antonio Panichelli, l’assessore regionale alle politiche sociali Rita Visini, l’onorevole Ileana Argentin (che ha presentato una proposta di legge per regolamentare il “dopo di noi”), l’educatore Stefano Fausti, Francesco Barale (direttore del Dipartimento Scienze del sistema nervoso dell’università di Pavia), Stefania Ucelli (fondatore e direttore di Cascina Rossago, una splendida realtà di integrazione per autistici), Augusto Battaglia (presidente della Comunità di Capodarco), Amedeo Piva e Claudio Cola (che parleranno dei problemi dei ciechi e degli ipovedenti). “Un’occasione – conclude Maurizio Casciani – non solo per conoscere altre importanti realtà italiane che si occupano con successo di integrazione, ma anche gli ultimi progressi scientifici e i percorsi che il mondo della politica sta compiendo in questo settore. Il meglio che si potesse offrire per affrontare tematiche sociali e sanitarie che interessano centinaia di famiglie”.