La gestione di Villa Rosa nel mirino della Fials Cisl attraverso una lettera aperta che il segretario provinciale Vittorio Ricci invia al commissario straordinario della Asl di Viterbo Luigi Macchitella. “Più volte in passato – si legge nella missiva – la Fials si è occupata del grave degrado assistenziale in cui si trova la Clinica Villa Rosa di Viterbo. Era stato richiesto l’intervento delle autorità competenti, anche per una sostanziale verifica ed un controllo accurato presso la stessa Clinica, su alcuni aspetti che a nostro parere incidevano ed incidono negativamente sui livelli di assistenza erogati ai pazienti psichiatrici e non solo”. Ricci entra nel dettaglio sottolineando che era stata “anche inviata copia dei turni mensili di servizio di infermieri e operatori socio – sanitari, che evidenziavano il ‘trucco’, messo in atto dalla Clinica, che sulla carta presentava un numero complessivo di operatori sanitari quasi in linea con i requisiti di accreditamento, mentre di fatto, gli operatori giornalmente impiegati e realmente presenti in servizio, era ed è al di sotto del minimo consentito”. Ed ecco la bordata: “Attraverso le mancate sostituzioni che si trascinano da troppi mesi, di operatori sanitari assenti per malattia, ferie e maternità, la direzione di Villa Rosa ha in questi anni, a nostro parere, costantemente aumentato i propri profitti, scaricando sui lavoratori il peso di un lavoro divenuto logorante ed insostenibile, con alleggerimento dello stipendio e contrazione di molti diritti contrattuali. Conseguentemente, si è determinata una costante graduale riduzione di assistenza divenuta pericolosa, tanto da provocare il grido dall’allarme di questi giorni dei medici di Villa Rosa, giustamente preoccupati per i rischi a cui vanno incontro i pazienti, in una situazione di grave difficoltà organizzativa e di gestione approssimativa della struttura”.
Per tutta questa serie di ragioni, Ricci chiede a Macchitella “di accertare quante ore sono state sottratte alla assistenza ai ricoverati per effetto della mancata sostituzione dei lavoratori assenti? Da un calcolo seppure approssimativo, nella affannosa ricerca della minima spesa per il massimo profitto, Villa Rosa potrebbe aver risparmiato negli ultimi due anni, alcune centinaia di migliaia di euro. Trattandosi di denaro pubblico, che deriverebbe dal risparmio per la riduzione delle ore dedicate all’assistenza accreditate e previste nel calcolo delle rette liquidate dalla Regione Lazio , non dovrebbe essere perlomeno restituito? Ed inoltre, quanto può aver inciso sulla salute dei ricoverati una siffatta unilaterale riduzione di ore dedicata all’assistenza?”
La conclusione è una pressante richiesta al direttore generale della Asl “affinché disponga urgentemente nell’ambito delle proprie competenze, gli interventi necessari ed una scrupolosa verifica dei requisiti minimi di accreditamento, nell’esclusivo interesse dei pazienti ricoverati e degli stessi dipendenti della Clinica Villa Rosa”.