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Viterbese – Ostiamare: l’analisi tattica di Viterbopost

La differenza l'ha fatta l'organizzazione: gli ospiti ce l'hanno, i gialloblu no

L'allenatore della Viterbese Maurizio Ianni

L’allenatore della Viterbese Maurizio Ianni

Sconfitta meritata. Esce con le ossa rotte la Viterbese dal match pre pasquale con l’Ostiamare. Squadra scarica che ha approcciato la gara. L’incontro con i lidensi somigliava tanto ad un antipasto di quelli che saranno i playoff. E i gialloblu hanno mancato l’appuntamento. Poi l’inferiorità numerica ha fatto il resto. Non vanno, però, disconosciuti i meriti della squadra di Chiappara che ha giocato bene e ha portato a casa i tre punti con i giusti complimenti. Ianni sceglie ancora il 4-3-3: centrocampo muscolare con Giannone vertice alto di un triangolo cui lati sono occupati a destra da Nuvoli e a sinistra da Assenzio. Resta ancora in panchina Pero Nullo e in attacco Saraniti fa il riferimento offensivo con Morini (particolarmente evanescente) e Negliaesterni. Confermata la difesa a quattro. L’Ostiamare ha qualcosa che manca alla Viterbese, cioè l’organizzazione che consente di coprire bene il campo e di correre meglio. E invece la Viterbese si muove male, sbaglia troppi passaggi, fa irritare il pubblico (che già a fine primo tempo inizia a fischiare). L’Ostia si è dimostrata squadra elastica: oscilla con grande tranquillità dal 4-3-3, al 4-3-2-1, al 4-2-3-1. La mobilità degli uomini in biancomalva nel muoversi con i giusti sincronismimette in seria difficoltà la Viterbese. Anche se il gol del vantaggio (come poi quello del successivo raddoppio) è casuale, arriva comunque al culmine di un momento di prolungata supremazia. A timbrarlo è Macciocca.

L'allenatore dell'Ostia Mare Roberto Chiappara

L’allenatore dell’Ostia Mare Roberto Chiappara

La ripresa si snoda sulla falsa riga della prima frazione. L’Ostiamare controlla, la Viterbese abbozza una reazione che non si concretizza, però, in occasioni nitide. Il rosso a Saraniti (ingenua la punta a sgomitare un avversario) inguaia i gialloblu: Ianni ordina il 4-4-1 con Pippi (entrato per Assenzio) a fare da unico riferimento offensivo e Neglia (poi Pero Nullo) e Oggiano esterni. Ma poco cambia: Non ci sono sussulti e l’Ostiamare prima va vicino al raddoppio con Piro che sfrutta un contropiede  dopo una punizione della Viterbese: grave l’errore nel non lasciare nessuno a guardia della propria metà campo. Questa azione è sembrata la fotografia di un pomeriggio storto, nato male e finito ancora peggio. Piro chiude i definitivamente i conti ma c’è ancora da registrare una certa svagatezza nella fase difensiva. Se quello di ieri era un test attendibile in vista dei play off, i gialloblu lo hanno fallito. In quelle gare servirà maggiore attenzione e organizzazione, una ferocia agonistica e una capacità di approcciare la gara che, in verità, non si sono proprio viste.

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