Giovedì gnocchi, o giovedì santo, importa poco. E’ un giovedì di calcio, allo stadio Enrico Rocchi (si parte alle ore 15), dove per la dodicesima giornata di ritorno si affrontano la Viterbese padrona di casa (e seconda in classifica) e l’Ostiamare quarta, distanziata però di 14 punti dai gialloblu
Partita interessante, perché l’avversario è uno dei pochi di qualità in un girone mediocre, e perché la banda di Ianni deve cercare continue conferme di maturazione, di carattere, in vista di quell’esame supremo e senza appello che saranno i playoff prossimi venturi. E a proposito: se è vero che la Lega nazionale dilettanti avrebbe deciso di riaprire il mercato proprio in occasione degli spareggi, la questione si fa ancora più interessante. Con la Viterbese di Camilli che potrebbe avvantaggiarsi – data la potenza di fuoco del portafoglio presidenziale, e la competenza – ma che dovrà comunque prestare attenzione ad eventuali ripercussioni in gruppo.
Meglio non pensarci, per il momento, e meglio concentrarsi sul piatto del giorno, l’Ostiamare che pure ha guidato la classifica agli albori del campionato. Lo ha ribadito anche Ianni, alla vigilia. Un allenatore che ha pochi dubbi in quanto a formazione. Rientra Nuvoli a centrocampo, e metà dei problemi sembrano risolti (esce Assenzio: Neglia confermato nella sua nuova collocazione da mezzala). Davanti, con Saraniti estremo riferimento offensivo e Pero Nullo sicuro a sinistra, c’è il solito dubbio Morini-Oggiano, con quello che resta fuori che ha più o meno la certezza di entrare a lavori in corso. Arbitra Cipriani di Empoli.
Viterbese, per Pasqua c’è l’Ostia (mare)
di Andrea Arena
Alle 15 al Rocchi arrivano i lidensi quarti in classifica
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