Il centrodestra per ora cala un poker. Sono infatti quattro i possibili candidati che l’area moderata della Tuscia sta valutando per concorrere come presidente della futura (e ridimensionata Provincia). Si tratta di Fabio Bartolacci (sindaco diTuscania), Sergio Caci (Montalto di Castro), Piero Camilli (Grotte di Castro) e del consigliere comunale di Sutri Felice Casini. Tutti citati in rigoroso ordine alfabetico.
I nomi sono venuti fuori ieri mattina durante una riunione delle attuali anime del variegato arcipelago di quello che fu il colosso Pdl. Presenti Claudio Ubertini e Francesco Urbanetti (Forza Italia), Laura Allegrini (Nuovo centrodestra), Alessandro Romoli (Udc), Giuseppe Talucci Peruzzi, Gianluca Mantuano e Alberto Cataldi (Fratelli d’Italia); assente l’esponente della Lega Umberto Fusco che ha comunque fatto pervenire una convinta adesione ad un progetto unitario. Ipotesi, peraltro, sulla quale tutti gli intervenuti concordano in base ad un ragionamento molto semplice: già la partita si presenta difficile (visti i numeri del centrosinistra), se poi se ipotizzassero addirittura divisioni, diventerebbe impossibile. E allora tutti d’un sentimento cercando quanto meno di rendere la vita difficile al candidato della sponda opposta che, a meno di ribaltoni dell’ultima ora, non potrà che essere il primo cittadino di Tarquinia, Mauro Mazzola.
Niente nomination (almeno per adesso) per il sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti, che pure era stato accreditato di una qualche chance non solo per il buon lavoro portato avanti nella sua cittadina ma anche come presidente del consiglio provinciale uscente. E nessun accenno anche per l’omologo di San Lorenzo Nuovo (Massimo Bambini), il cui nome era timidamente stato fatto qualche giorno fa.
Resta quindi un poker di pretendenti che, guarda caso, è espressione delle varie componenti. Di Caci e Bartolacci (area Forza Italia) si era parlato già mesi fa e dunque la nomination non costituisce sorpresa; di Camili (Fratelli d’Italia) s’era pure detto con l’aggiunta che il comandante non sarebbe stato granché disponibile, impegnato com’è non solo a guidare il suo comune, ma anche a portare avanti i sogni di grandezza della Viterbese; la novità è costituita dal giovane Casini (area Udc), pure titolato a partecipare visto che è consigliere comunale in carica a Sutri. Fatti i nomi, bisognerà adesso verificare le singole disponibilità che, almeno ufficialmente, non sarebbero state ancora sondate. Anche se sembra piuttosto complicato pensare che si buttino sul tavolo delle candidature senza che i diretti interessati ne sappiano qualcosa di più di un semplice voce.
Come che sia, il percorso è cominciato (almeno come tentativo di riunificazione del centrodestra è un importante passo avanti): già nei prossimi giorni, si terranno nuove riunioni quando, dopo aver parlato con tutti, sarà necessario rivedersi per chiudere con una candidatura unitaria, approntare la lista dei candidati consiglieri e stilare anche un programma. I tempi non sono ancora strettissimi e quindi i margini per ragionarci su e arrivare a stringere sono consistenti.