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La filosofia moderna nel libro di Rizzacasa

La locandina del libro di Aurelio Rizzacasa

La locandina del libro di Aurelio Rizzacasa

Oggi alle 17,30 alla libr’osteria “Le Sorgenti” di Bolsena, nell’ambito della rassegna “Domenica, libri” organizzata in collaborazione con il Club Unesco Viterbo Tuscia sarà presentato il libro di Aurelio Rizzacasa, “Filosofare nel frammento”, pubblicato da Aracne Editrice.

Nel libro – come recita la presentazione editoriale – “si compie il tentativo di delineare alcune possibilità metodologiche orientate alla valorizzazione del post–metafisico, inteso come la conquista dell’uomo delle sue possibilità di filosofare approfondendo il momento interrogativo del pensiero ed evitando il dogmatismo degli assoluti terrestri”.

Aurelio Rizzacasa è professore ordinario fuori ruolo di Filosofia morale presso l’Università di Perugia e docente presso l’Istituto Teologico di Viterbo dove insegna Ermeneutica e Filosofia della religione. Accanto alle tematiche inerenti alla storia ha approfondito, con particolare attenzione, tematiche etico-filosofiche ed etico-politiche dominanti nel pensiero del Novecento. Coordina il gruppo di ricerca per il dialogo tra scienza e teologia Etruscan Local Group, promosso dalla John Templeton Foundation.

Tra i suoi ultimi lavori: Con Clio oltre Clio (Morlacchi, Perugia 2012); L’eco-etica. Temi, problemi e prospettive (con F. Caporali e S. Procacci, Morlacchi, Perugia 2012).

“La filosofia contemporanea privilegia il linguaggio tanto nelle analisi formali quanto nella puntualizzazione contenutistica dei problemi. Le filosofie analitiche, da un lato, e l’ermeneutica, dall’altro, affrontano i vari temi che dall’intersoggettività alla comunicazione puntualizzano le istanze dell’esistenza, in modo tale da dare spazio alla semantica del dicibile e del non dicibile in tutte le varie angolazioni prospettiche. Ne deriva nell’orizzonte del post–moderno una filosofia a partire dal frammento che a volte implica la caduta nel nichilismo e nel relativismo scettico del pensiero debole, ma spesso, in un’ermeneutica positiva del post–metafisico, individua un filosofare nel frammento in cui emerge la presa di coscienza dell’esistenzialità di ogni questione filosofica, nella quale si rapporta il singolo a una visione prospettica di ogni domanda, per cui la finitezza finisce per rappresentare l’ineludibile apertura al mondo di ogni essere umano”.

Di questi argomenti discuteranno, insieme con l’autore, la libraia Katia Maurelli e Luciano Dottarelli, presidente del Club Unesco Viterbo Tuscia.

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