Alle 17 di domenica 8 marzo alla chiesa del Suffragio, in Corso Italia a Viterbo l’Azione Cattolica diocesana e la comunità dei cattolici di Ucraina si ritroveranno per invocare insieme nella preghiera la pace lì dove le armi ancora impongono violenza.
A un anno di distanza dal primo appuntamento in comune, di fronte alle notizie che giungono da Donetsk e dagli altri focolai di guerra, è necessario per i cristiani invocare l’assistenza dello Spirito della misericordia su quanti hanno responsabilità politiche e militari in una tale situazione.
Imprescindibili in questo senso le parole di Papa Francesco e i suoi ripetuti appelli affinché si faccia ogni sforzo – anche a livello internazionale – per la ripresa del dialogo, unica via possibile per riportare la concordia in quella martoriata terra.
“Fratelli e sorelle – ha detto il pontefice lo scorso 4 febbraio – quando io sento le parole vittoria o sconfitta, sento un grande dolore, una grande tristezza nel cuore. Non sono parole giuste, l’unica parola giusta è la pace”. E rivolgendosi ai “carissimi fratelli ucraini” ha sottolineato: “È una guerra fra cristiani: voi tutti avete anche lo stesso battesimo, state lottando tra cristiani. Pensate a questo scandalo! Preghiamo tutti perché la preghiera è la nostra protesta davanti a Dio in tempo di guerra”.