I cooperatori di Viterbo da Papa Francesco assieme a tutto il mondo di Confcooperative per festeggiare il 70esimo anniversario dalla ricostituzione della Confederazione cooperative italiane avvenuta nel 1945. E’ stata la presidente di Confcooperative Viterbo e Rieti, Bruna Rossetti, a guidare sabato le delegazioni della Tuscia e della Sabina che hanno incontrato il Pontefice nella sala delle udienze della Città del Vaticano a Roma.
Assieme alla Rossetti, molti i dirigenti della cooperazione viterbese: dal vice presidente e dal direttore di Confcooperative Viterbo, rispettivamente Elvira Del Duchetto e Giovanni Bruti, a Francesco Reali del consiglio di presidenza, dai presidenti di cooperative come Alessia D’Alessio e Paolo Fiorenzo fino alla responsabile del servizio Uniservus, Teresa Ricciardi.
“Uno splendido momento di aggregazione e una bellissima esperienza – ha dichiarato Bruna Rossetti – Da Papa Francesco eravamo in 7mila tra cooperatrici, cooperatori e famiglie. Una piccola rappresentanza degli oltre 3 milioni di soci che operano nelle nostre 20mila imprese cooperatrici presenti in tutta Italia e che danno lavoro, reddito e dignità a 543mila lavoratori”.
“Una giornata storica per la cooperazione Italiana e per Confcooperative – ha detto il presidente di Confcooperative nazionale, Maurizio Gardini, nel suo intervento – Il nostro compito è andare avanti e provare a cambiare l’economia, migliorare la vita della gente, mettere al centro la persona, provare che il profitto non è l’unico motivo per fare impresa e neanche quello prevalente, correggere la competizione con la solidarietà nei mercati nazionali e mondiali, dare un forte contributo a rinnovare il welfare italiano su base di sussidiarietà e di mutualità. Questo è ciò che noi pensiamo debba essere l’insegnamento di questa crisi che dura da sette anni. L’obiettivo non è tornare agli stessi livelli di prima. L’obiettivo è di umanizzare l’economia e di curare quei mali che hanno provocato la crisi”.
“Le nostre cooperative – spiega la Rossetti – sono attive in tutti i settori dell’economia: cooperative agricole, agroalimentari e della pesca che con i loro soci valorizzano il settore e sostengono la filiera del cibo ponendosi la necessità della salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini; cooperative di credito che da oltre 100 anni garantiscono il credito a famiglie e imprese, soprattutto nelle zone più disagiate e decentrate del Paese; cooperative di abitanti che lavorano per dare una risposta all’esigenza della casa a costi contenuti e per chi non ha le risorse; cooperative di consumo, della distribuzione, della cultura, del turismo, dell’informazione e dello spettacolo; cooperative sociali che operano per il servizio alle persone, alle famiglie e per l’inserimento lavorativo di chi è svantaggiato; cooperative della sanità che danno un forte contributo a rinnovare il welfare italiano su basi di sussidiarietà e di mutualità; cooperative di servizi alle imprese, di trasporti, della logistica, di comunità, professionisti e mutuo soccorso. Una realtà – conclude Bruna Rossetti – che continua a crescere al servizio del territorio, affrontando con forza e coraggio la crisi, costruendo un nuovo futuro. Come un popolo in cammino che vuole migliorare la vita delle persone”.