Le primarie del centrosinistra agitate dalle dichiarazioni di Leonardo Michelini, uno dei tre contendenti rimasti in lizza dopo la rinuncia di Massimiliano Capo. Cosa ha detto il presidente di Coldiretti e animatore del movimento civico “Oltre le mura”? Che lui non è lo zimbello dei partiti e che gli elettori del centrosinistra non gli piacciono poi così tanto. Insomma, quanto basta per scatenare un putiferio tra gli altri concorrenti. Ora, mentre Mauro Innocenzi, consigliere comunale di Sel, non lesina pesanti critiche Francesco Serra, espressione del Pd renziano, seppur con toni più pacati qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie comunque.
“Ah, guardi, sono proprio incazzato”. L’Innocenzi pensiero è chiaro sin dalla prime battute: “Già andiamo a imbarcare – dice – gente che fino a ieri faceva l’assessore dall’altra parte come Zucchi e Fattorini i quali parlavano sempre male del centrosinistra. Ecco, già sono inviperito perché si vocifera che ci saranno pure loro. In più Michelini fa queste interviste. Sì, sono molto deluso”. Tanto da aver pensato persino di mollare tutto. “Mi sta bene – continua Innocenzi – che Grillo dice no ai partiti ma poi sta per conto suo. Michelini invece partecipa alle primarie del centrosinistra, vuole diventare sindaco e dice che non gliene frega dei partiti. Si tratta di primi ballerini che non capisco”. E ribadisce il concetto se non fosse chiaro: “Se doveva fare questa uscita, mi chiedo perché ha partecipato alle primarie? Se non ti interessano i partiti, fai una lista per conto tuo senza fare le primarie né farti coprire dal centrosinistra. Lui è uno che parla male di un sistema in cui però sta dentro. Ma così la gente non ci capisce”.
Più pacato nei toni, ma comunque risentito il giudizio di Serra. “Le primarie erano assolutamente aperte e Michelini ha fatto come noi: accettare programma e carta d’intenti. Quindi – sostiene – ora sta portando avanti il tentativo di assumere una posizione diversa che in realtà non c’è”. Ma non solo: per il Renzi della Tuscia il presidente di Coldiretti vorrebbe anche liberarsi dell’ombra dei suoi padrini politici. “Il suo – prosegue – è anche un tentativo di svincolarsi da un abbraccio mortale che è quello degli apparati in cui però prima è voluto cadere. E’ un tentativo maldestro di tornare indietro su cose note a tutti: si sa da chi è appoggiato. Ma la mia non è una critica, è legittimo, punto e basta”. Infine, per Serra “non c’è bisogno di darsi un aspetto diverso per parlare agli elettori di centrodestra. Si convince la gente parlando della città non – conclude – con alchimie tattiche che sanno di passato. Ora però è tempo di chiudere la diatriba. Non voglio fare polemiche. Saranno belle primarie con tre profili diversi che fanno bene alla città”.