Allora, consigliere Taborri, a che punto è la trattativa per la presidenza del consiglio comunale?
“Per il Nuovo centro destra, la trattativa è chiusa”.
In che senso?
“O la presidenza del consiglio o l’ingresso in giunta”
Non ci sono subordinate…
“Assolutamente no. La posizione del partito, non mia personale, è chiara”.
Significa uscita dalla maggioranza, evidentemente.
“Evidentemente sì”.
Bella botta per Michelini…
“Ma non è stato lui a dire che tutti sono utili e nessuno indispensabile? Ne prendiamo atto…”.
Ma non le pare che sia una richiesta eccessiva? In fondo, Ncd è fatto di un solo consigliere…
“Per ora”.
Che significa?
“A livello nazionale sta nascendo Area popolare con una confluenza tra Ncd e Udc”.
E allora?
“Ci sono in consiglio persone che sicuramente si rifanno a quell’area”.
Pensa a Moltoni o a Tofani?
“Non faccio nomi”.
Beh, non è poi troppo difficile fare qualche associazione.
“Io dico che il problema è politico”.
Si spieghi meglio.
“Un anno e mezzo fa quando servivano i voti del centrodestra per far vincere Michelini, nessuno si è fatto scrupolo di chiederli. Anzi…”.
Perché adesso com’è la situazione?
“Oltre le mura non esiste più: questo è un dato di fatto. A parte Insogna, tutti gli eletti passati e attuali vengono dal centrodestra, ma qualcuno fa finta di dimenticarsene…”.
Pensa al sindaco?
“E a chi se non a lui che è il capo dell’amministrazione?”.
Quindi?
“Quindi il sindaco si assuma le sue responsabilità”.
Altrimenti?
“Altrimenti amici come prima e ognuno per la sua strada. Ncd starà all’opposizione. Punto”.
Ma questo significa che lascerà la presidenza della terza commissione?
“Io non mi dimetto. Che mi sfiducino, se ne sono capaci”.
E’ una dichiarazione di guerra?
“No, è una conseguenza dell’atteggiamento del Pd che vuole tutto. Ma alla fine è Michelini che deve decidersi”.
Prego?
“Lui è il sindaco e affronti la situazione. Altrimenti torni a coltivare begonie e petunie, nel senso che può tornare a fare tranquillamente l’imprenditore. Nulla di personale, sia chiaro, ma la politica è un’altra cosa. O si fa bene o si torna a casa”.