Adesso è ufficiale: anche a Viterbo si può brindare con l’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case. L’ordinanza (la numero 11 del 2015) che abroga quella emessa nel 7 febbraio dello scorso anno, è stata firmata lunedì scorso dal vice sindaco Luisa Ciambella (il primo cittadino Leonardo Michelini per la frattura al polso destro è impossibilitato all’uso dell’arto) ed è immediatamente esecutiva.
Quindi, visto che le analisi, più volte eseguite nei giorni scorsi, hanno confermato che la concentrazione di arsenico e di fluoruri è ben al di sotto dei limiti indicati dalla normativa, l’acqua è potabile. Le uniche zone per ora escluse dal provvedimento sono quelle servite dall’acquedotto di Pratoleva che rifornisce Fastello, Strada Teverina, Grotte Santo Stefano, Roccalvecce e Sant’Angelo: in queste aree l’utilizzo dell’acqua è ammesso solo per impianti tecnologici e per igiene domestica. Guarda caso, proprio dove abita il sindaco: per ora il caffè preparato dalla consorte deve continuare ad essere fatto con acqua minerale o prelevata dalle casette…