Accolti dal Governo i due ordini del giorno relativi alla riorganizzazione delle Province, sottoscritti dal deputato viterbese Alessandra Terrosi.
Come noto la legge 56/2014 – Legge Delrio – determinerà un numero di personale soprannumerario pari a circa 20mila unità che dovranno essere ricollocate negli uffici pubblici di Stato, Regioni e Enti locali entro due anni, attraverso l’istituto della mobilità. Successivamente verranno messi in disponibilità.
Gli ordini del giorno presentati, oltre a porre in essere ogni atto necessario per la tutela dei dipendenti in ruolo, nel rispetto degli impegni assunti e degli atti di indirizzo già approvati dalla Camera e ad assicurare il totale assorbimento delle posizioni soprannumerarie, prevedono che vi sia una accelerazione del processo di riordino previsto dalla legge 56/2014 prevedendo anche l’esercizio del potere sostitutivo a decorrere dal 30/03/2015 in caso di inerzia del legislatore regionale.
Si chiede anche che il Governo si impegni a valutare, nella definizione della legge di stabilità 2016, i risultati e la effettiva sostenibilità del contributo posto a carico delle Province e Città metropolitane per gli anni 2016 e 2017, tenendo conto che si ravvisa la necessità di garantire le funzioni fondamentali di questi Enti.
Altro aspetto importante approvato con l’accoglimento degli ordini del giorno, è quello che prevede l’eliminazione delle sanzioni a carico di Province e Città metropolitane non adempienti al patto di stabilità 2014 e ad eliminare gli obiettivi di patto 2015 in virtù del fatto che si tratta di nuovi Enti locali, completamente riformati nella Governance e nelle funzioni assegnate.
Il Governo ha accettato di valutare la possibilità di far slittare i termini di definizione del contributo richiesto a Province e città metropolitane che, ai sensi della approvata legge di stabilità devono concorrere al contenimento della spesa pubblica attraverso una riduzione della spesa corrente e a consentire che gli stessi possano predisporre il solo bilancio di previsione 2015 in data successiva al completamento del riordino da parte dello Stato e delle Regioni.
Infine il Governo si è impegnato a valutare la possibilità di garantire le risorse necessarie a coprire il costo del personale precario oggi in forze alle Province e alle Città metropolitane, i cui contratti non possono essere reiterati proprio in virtù di quanto previsto dal provvedimento votato.
“Ritengo significativa l’apertura del Governo su un tema così importante che interessa in primis la vita lavorativa di tanti dipendenti in ruolo e precari e la continuità nella erogazione i servizi sul territorio”, ha detto la Terrosi.
“Riorganizzazione delle Province, il Governo c’è”
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