La conferenza dei sindaci dell’Ato/1 Lazio nord-Viterbo è convocata oggi per discutere del piano economico e degli aumenti delle tariffe proposti dalla società Talete . Come sindaco sento l’enorme responsabilità per il futuro della essenziale risorsa della mia comunità. Ho piena coscienza che un parere, sulla gestione dell’acqua, non può essere legato esclusivamente a fatti contingenti, ma assume l’altissimo valore etico in quanto incide sulle future generazioni e sul bene comune primario. Percepisco chiaramente l’importanza di decisioni che potrebbero facilitare gestioni dell’acqua destinandola al profitto o sottraendola al mercato. Credo anche che le comunità, proprietarie della risorsa acqua e responsabili della sua tutela, dovrebbero consapevolmente condividere i processi per evitare rischiose scelte solitarie.
Senza i comitati per l’acqua, le sensibilità e i saperi diffusi, i portatori di interessi collettivi e i consigli comunali, provo una insopportabile solitudine. Mi torna forte il ricordo di don Francesco, che alle tre di notte, avvisato dell’arrivo delle ruspe della multinazionale dell’acqua, suonò le campane. Alle tre e mezzo tutti gli abitanti di Boschetto erano sul monte a difendere le sorgenti e dopo 23 anni di impegno collettivo l’acqua è rimasta pubblica e fuori dal mercato. E ora, a Boschetto, il Rio Fergia scorre limpido e tranquillo.
Corchiano deciderà la sua posizione in un consiglio comunale aperto, appositamente convocato oggi stesso , e il suo sindaco sarà portavoce e garante della decisione collettiva a difesa dell’acqua.
