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La corrente? Con la cacca dei bovini

ipa nepiC’è voluto un anno per trovare in Italia aziende agroalimentari e zootecniche capaci di meritare la “nomination “ al premio internazionale “Un Bosco per Kyoto 2015”. E’ questo un riconoscimento che ogni anno si celebra al Campidoglio di Roma dedicato ad enti e persone che si sono distinti durante gli ultimi anni più degli altri nella mitigazione climatica, nel risparmio energetico e nella tutela dell’ambiente.

Le 42 sezioni di Accademia Kronos sparse sul territorio nazionale hanno presentato, relativamente alle aziende zootecniche italiane, 31 candidati al premio internazionale che si terrà a Roma il 16 febbraio prossimo. Tra tutte queste è risultata migliore l’IPA, Industria Prodotti Alimentari di Nepi ( ex Latte di Nepi). Il motivo è stato quello di aver ridotto drasticamente l’emissione in atmosfera del metano, che è un gas climalterante prodotto dalle deiezioni e flatulenze dei bovini, 22 volte più aggressivo del CO2, e di averlo trasformato in combustibile per produrre energia elettrica e calorica, senza produrre alcun inquinamento esterno.

Una delegazione formata da esperti di Accademia Kronos prima di concedere la nomination hanno visitato alcune settimane fa l’azienda di Nepi per valutare se il materiale inquinante prodotto da centinaia di bovini venisse rapidamente isolato dall’ambiente e introdotto in biodigestori per produrre gas. Gli scopi della verifica erano diversi, per primo valutare lo stato di salute degli animali, poi il procedimento per il trasferimento dei liquami animali nei biodigestori, il funzionamento degli stessi e, infine, l’eventuale fuoriuscita di cattivi odori dalle strutture che producono biogas. Impianto questo che grazie ai liquami animali ( circa 1000 bovini) produce 1 Megawatt di potenza elettrica. Al termine del sopralluogo l’esame ha dato, su una scala da 1 a 10, un valore di 9. Un altissimo voto se si considera che alcune aziende zootecniche venete candidate al premio hanno raggiunto al massimo 7.

Oltre a ciò la commissione di AK ha voluto valutare il grado di funzionalità e di igiene nel procedimento di prelievo, lavorazione e confezionamento del latte e di altri prodotti derivati. Anche qui il risultato è stato eccellente. Quindi un vanto per la provincia di Viterbo che grazie all’Ipa di Nepi è risultata leader in Italia per il trattamento degli animali da latte, per l’utilizzazione delle deiezioni animali ai fini di mitigazione climatica e per la produzione di energia senza produrre inquinamento. Quindi a questa azienda le verrà consegnato a febbraio prossimo l’ambito premio internazionale di Un Bosco per Kyoto giunto alla 10^ edizione.

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