Auguro con tutto me stesso che il Consiglio Europeo di oggi si pronunci a favore della riduzione del 40% della CO2 entro il 2030. Ed ha perfettamente ragione il ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti. Nessun vincolo allo sviluppo dalla riduzione dei gas serra, solo opportunità per ognuno di noi. L’occasione per scrivere una nuova storia. La storia di un futuro migliore per i cittadini e il territorio.
Un’occasione innanzitutto per la ricerca, per aprire le porte a migliaia di idee e di ricercatori, soprattutto giovani, che in questi anni si sono impegnati, e quotidianamente si impegnano, per creare le condizioni per un ambiente migliore, a misura d’uomo, dando inoltre nuovo slancio alla crescita economica e occupazionale. Tante sono infatti le professionalità, sia artigianali che universitarie, pronte a mettersi in gioco, pronte a dare il proprio contributo per uno sviluppo diverso rispetto a quello che abbiamo vissuto finora.
E siamo pronti a fare la nostra parte anche come Regione Lazio, approvando di qui a breve un vero e proprio Piano Energetico Regionale, il primo della Regione Lazio con l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di gas serra sul nostro territorio, portando al 30% l’energia da rinnovabili e al 40% l’efficienza energetica. Non solo, ma lavoreremo affinché il 25% delle risorse europee debba essere impiegato per lo sviluppo di una politica energetica innovativa e la sostituzione delle vecchie centrali di produzione con l’energia prodotta dalle nuove fonti.
Il tutto con conseguente riduzione dei costi della bolletta, visto che il prezzo dell’energia si assesta su quello più alto delle centrali meno efficienti. Una scelta che ha caratterizzato inoltre la presentazione di un nostro emendamento al Piano Casa in discussione al Consiglio regionale. Un emendamento con il quale chiediamo di ridurre i consumi energetici delle abitazioni che usufruiranno delle deroghe urbanistiche, impegnandoli nel miglioramento delle prestazioni energetiche dell’alloggio. In questo modo si eviterà un aumento dei costi energetici per i cittadini, a fronte di alloggi più grandi. Senza contare poi benefici come l’impatto occupazionale per tecnici e artigiani specializzati nel miglioramento delle prestazioni energetiche.
Tra gli altri obiettivi del Piano Energetico anche autoconsumo ed energia a chilometro zero: meglio produrre sul tetto di casa o negli impianti condominiali oppure su scala di piccolo quartiere o di paese. Puntiamo poi sul biometano e le biomasse come fonte di energia sostenibile, collegate quest’ultime agli scarti della produzione agricola alimentare.
Infine, semplificazione dei processi e rispetto delle regole. Obiettivi che possono ridisegnare il settore dell’energia e quello dell’economia, così come migliorare la vita di tutti noi e quella del territorio, dell’ambiente in cui viviamo. Obiettivi alti, obiettivi a portata di mano per fare della nostra regione un punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale.