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Prezzo del latte: è ancora battaglia

Mauro Pacifici

Mauro Pacifici

“Parola d’ordine per allevatori e cooperative: la sinergia. Quella sana, scevra da condizionamenti e rendite personali”. Così Mauro Pacifici, presidente della Coldiretti di Viterbo, oltre che allevatore, che ha preso parte, nelle scorse settimane, a diversi incontri organizzati dalla Coldiretti della Tuscia, in diverse zone della provincia viterbese, con al centro dell’attenzione proprio il settore ovicaprino. Numeri da primato per il comparto viterbese che può contare su oltre 320.000 capi, migliaia di produttori e quindi famiglie impegnate e un indotto da cifre stellari.

“In questi momenti di confronto sono nate proposte che abbiamo tradotto in fatti” chiosa Pacifici. Dopo un incontro informale, avuto il 12 agosto scorso e organizzato proprio da Pacifici, tra i presidenti delle cooperative Doganella, Tuscialatte, Cooperativa Zootecnica e cooperativa Montefogliano le più rappresentative per quanto riguarda la raccolta e commercializzazione del latte ovino nella provincia di Viterbo (15 milioni di litri di latte prodotti ogni anno), è seguito un altro incontro, questa volta ufficiale, tenutosi presso la Coldiretti del Lazio, alla presenza del presidente regionale David Granieri e del direttore regionale Aldo Mattia, nel quale si è cercato di dare un comune denominatore per quanto riguarda l’atteggiamento da assumere per la trattativa per il nuovo prezzo e quindi la nuova produzione.

“Durante la riunione che si è tenuta a Roma – spiega Pacifici – in primis si è convenuto di sfatare e modificare l’abitudine che il prezzo del latte ovino debba essere trattato iva compresa, ma, come per tutte le altre merci, si ragioni per un prezzo esclusa iva. Al centro del dibattito del confronto il punto della situazione del mercato del latte ovino ed i suoi derivati, e le strategie da usare. In considerazione di ciò è stato esposto il progetto Fai di Coldiretti (Firmato dagli Agricoltori Italiani) per poter dare valore aggiunto alle stesse aziende produttrici, ed oltre a questo è stato illustrata la disponibilità di alcune industrie trasformatrici alle quali interessa in maniera evidente il latte sano e tracciato.

“Il percorso di Fai – ha detto Pacifici – non è utile solo ai rappresentanti delle cooperative intervenute alla riunione ma anche per chi vende il latte per proprio conto. Oggi è indispensabile avere un atteggiamento lungimirante visto che le abitudini sul conferimento a soggetti che ogni anno, giocano sulle divisioni di produttori e cooperative, possono essere, con un sol colpo, cancellate in virtù degli interessi di altri gruppi nazionali ed internazionali che hanno bussato alle porte della nostra organizzazione e, tramite Coldiretti, chiesto confronto con le strutture cooperative per nuovi modelli di conferimento. D’altronde noi abbiamo un progetto e vogliamo tutelare solo il reddito delle imprese. Questa è la chiave di volta con la quale aprire un nuovo capitolo facendo gruppo anche con quanti fino ad oggi, dividendosi, hanno fatto il gioco di chi, al ribasso, non ha premiato gli allevatori con un prezzo dignitoso per un prodotto che è, e resta, di qualità”.

Tutti i rappresentanti delle cooperative intervenute hanno colto e condiviso questa strategia ed ora si sta verificando il progetto per un obiettivo comune nuovo e importante per tutelare le imprese viterbesi.

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