Sarà inaugurata stamattina alle ore 11,30, nella sala Anselmi di via Saffi, la mostra dedicata ai manifesti di Sauro Sorbini, il cittadino scomodo. L’iniziativa è stata ideata dai figli Ferrera e Oliviero, e dal genero Roberto Pepponi, amministratore delegato di Union Printing, in occasione dei festeggiamenti dei 40 anni della spa.
“Nel ringraziare i tantissimi viterbesi che ci hanno richiesto di realizzare questa iniziativa – spiegano i Sorbini e Pepponi – ci auguriamo che questa originale mostra, dedicata alla figura di un originale Viterbese, possa appresentare un contributo alla vita culturale e politica della Città”.
Sauro Sorbini (1923-2003): fu Sandro Vismara, sulle colonne del Messaggero, a definirlo “il cittadino scomodo”, a motivo delle “solitarie battaglie che conduce per la più scrupolosa osservanza delle leggi e critica liberamente i fatti di costume, dai più tollerati per indifferenza o timore di assumere responsabilità personali”.
Tipografo, titolare delle tipografia Unione che aveva sede in via Bussi, ex capo-partigiano, pioniere della diffusione del Rugby nel capoluogo e quindi “presidentissimo” per più lustri della squadra cittadina, fine melomane, uomo di cultura.
In occasione dei 40 anni della fondazione della Union Printing, lo scorso maggio i suoi familiari avevano ordinato una mostra nello stabilimento della stessa azienda (strada Cassia Nord km. 87) dal titolo “Sauro Sorbini, non solo un tipografo”, completa di tutti i manifesti, composti e fatti affiggere da Sorbini a proprio spese per denunciare fatti e misfatti della municipalità.
“Mio suocero – disse nell’occasione Roberto Pepponi – anzi papà come lo chiamavo, è stato non solo colui che più di ogni alto fra noi è stato determinante nella nascita della Union Printing, che oggi dà lavoro a circa 100 persone e ha permesso la nascita di altre società in diversi settori, ma un grande uomo, nello spirito e nel fare, che si sentiva profondamente legato a Viterbo. I suoi manifesti, ormai leggendari nella memoria dei meno giovani, sono senza dubbio un rilevante patrimonio culturale con la Città”.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 settembre.